Il saggio ricostruisce la vita di Alberto Manzi, il suo percorso di studi e la sua carriera didattica. Dagli anni della formazione giovanile nel contesto dell' Italia fascista degli anni Trenta e Quaranta, alla formazione universitaria con Luigi Volpicelli. Manzi fu un maestro italiano che cominciò la sua esperienza professionale con i detenuti di un carcere romano. E' a partire da lì che fa esperienza della natura estremamente problematica e mai scontata dell' attività magistrale ed è lì che concepisce anche i primi progetti didattici innovativi, dal giornale scolastico al racconto collettivo. Il saggio segue la carriera di Manzi nell' Italia del dopoguerra, la sua partecipazione alla rinascita civile e democratica del paese fino ai viaggi, ripetuti, nell' America latina. L'incontro con il mondo contadino del Sud America rappresenta un' esperienza decisiva per la definizione della prospettiva pedagogica e ideale di Manzi. A quei contadini resterà profondamente legato e ancora negli anni Ottanta tornerà come esperto per la formazione degli insegnanti, nel quadro di un progetto promosso dal governo argentino. Manzi è soprattutto nella memoria degli italiani il maestro della televisione. Il saggio si sofferma sugli anni Sessanta, sugli aspetti salienti della grande trasformazione italiana e sulle sue forti implicazioni educative. Accompagna Manzi nel nuovo contesto del paese successivo agli anni della contestazione fino al ritiro e al nuovo impegno politico sulla soglia degli anni Novanta.

(2016). Manzi, Alberto [contribution in web site - contributo in sito web]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/115411

Manzi, Alberto

Scotto di Luzio, Adolfo
2016-01-01

Abstract

Il saggio ricostruisce la vita di Alberto Manzi, il suo percorso di studi e la sua carriera didattica. Dagli anni della formazione giovanile nel contesto dell' Italia fascista degli anni Trenta e Quaranta, alla formazione universitaria con Luigi Volpicelli. Manzi fu un maestro italiano che cominciò la sua esperienza professionale con i detenuti di un carcere romano. E' a partire da lì che fa esperienza della natura estremamente problematica e mai scontata dell' attività magistrale ed è lì che concepisce anche i primi progetti didattici innovativi, dal giornale scolastico al racconto collettivo. Il saggio segue la carriera di Manzi nell' Italia del dopoguerra, la sua partecipazione alla rinascita civile e democratica del paese fino ai viaggi, ripetuti, nell' America latina. L'incontro con il mondo contadino del Sud America rappresenta un' esperienza decisiva per la definizione della prospettiva pedagogica e ideale di Manzi. A quei contadini resterà profondamente legato e ancora negli anni Ottanta tornerà come esperto per la formazione degli insegnanti, nel quadro di un progetto promosso dal governo argentino. Manzi è soprattutto nella memoria degli italiani il maestro della televisione. Il saggio si sofferma sugli anni Sessanta, sugli aspetti salienti della grande trasformazione italiana e sulle sue forti implicazioni educative. Accompagna Manzi nel nuovo contesto del paese successivo agli anni della contestazione fino al ritiro e al nuovo impegno politico sulla soglia degli anni Novanta.
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2016
SCOTTO DI LUZIO, Adolfo
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