The essay is focused on a research carried out between 2013 and 2015 within a social housing project in Milan. «Casa Comune» has been open for some years for young disabled and non disabled young women: university students or workers share everyday life with co-tenants with disabilities, exchanging experiences and supporting one another. The research shows this cohabitation model is not only a context of education to diversity but also a workshop in which young women can test themselves to become adults: cohabitation turns into a physical and symbolic place in which to experiment themselves as adults also and above all because it provides a transformative learning protected environment. The project is based on the culture of cohabiting and positive interdependence, raising cultural change among young disabled women, their co-tenants - who can experience disabilities also as a resource - and their families. The outputs of our research also give an input to policy makers to think about the topic of cohabitation, considering the best practices that can offer concrete solutions to the needs of different categories of people. Our perspective is based on responsible welfare that promotes a shared interdependence and enhances vulnerabilities as opportunities to build equitable and generative solutions.

Il saggio si focalizza su una ricerca condotta tra il 2013 e il 2015 all'interno del progetto di housing sociale a Milano. «Casa Comune» è stata aperta per alcuni anni a giovani donne con disabilita e non: studentesse universitarie o lavoratrici condividono la vita di ogni giorno con coinquiline con disabilità, scambiandosi esperienze e supportandosi a vicenda. La ricerca mostra come questo modello di coabitazione non sia solo un contesto di educazione alla diversità, ma anche un laboratorio in cui giovani donne possono provarsi nel processo che conduce all'adultità: il coabitare si trasforma in uno spazio fisico e simbolico in cui sperimentarsi come adulte anche, e soprattutto, perché esso fornisce uno spazio trasformativo ed educativo protetto. Il progetto è basato sulla cultura del coabitare e della positiva interdipendenza, che conduce a cambiamenti culturali tra le giovani donne con disabilità, le loro coinquiline - le quali possono sperimentare la disabilità anche come una risorsa - e le loro famiglie. Gli output della ricerca danno anche stimolo ai policy makers al fine di pensare ai temi del coabitare, considerando quali siano le migliori pratiche che possano offrire soluzioni adeguate ai bisogni di differenti categorie di persone. La nostra prospettiva è basata su un welfare responsabile, che promuove un'interdipendenza condivisa e valorizza le vulnerabilità come opportunità per la costruzione di soluzioni eque e generative.

(2018). Vivere insieme come risposta ai bisogni abitativi di giovani donne con e senza disabilità: una sfida generativa alle politiche abitative [journal article - articolo]. In AUTONOMIE LOCALI E SERVIZI SOCIALI. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/119268

Vivere insieme come risposta ai bisogni abitativi di giovani donne con e senza disabilità: una sfida generativa alle politiche abitative

Persico, Greta;Ottaviano, Cristiana
2018-01-01

Abstract

The essay is focused on a research carried out between 2013 and 2015 within a social housing project in Milan. «Casa Comune» has been open for some years for young disabled and non disabled young women: university students or workers share everyday life with co-tenants with disabilities, exchanging experiences and supporting one another. The research shows this cohabitation model is not only a context of education to diversity but also a workshop in which young women can test themselves to become adults: cohabitation turns into a physical and symbolic place in which to experiment themselves as adults also and above all because it provides a transformative learning protected environment. The project is based on the culture of cohabiting and positive interdependence, raising cultural change among young disabled women, their co-tenants - who can experience disabilities also as a resource - and their families. The outputs of our research also give an input to policy makers to think about the topic of cohabitation, considering the best practices that can offer concrete solutions to the needs of different categories of people. Our perspective is based on responsible welfare that promotes a shared interdependence and enhances vulnerabilities as opportunities to build equitable and generative solutions.
articolo
2018
Il saggio si focalizza su una ricerca condotta tra il 2013 e il 2015 all'interno del progetto di housing sociale a Milano. «Casa Comune» è stata aperta per alcuni anni a giovani donne con disabilita e non: studentesse universitarie o lavoratrici condividono la vita di ogni giorno con coinquiline con disabilità, scambiandosi esperienze e supportandosi a vicenda. La ricerca mostra come questo modello di coabitazione non sia solo un contesto di educazione alla diversità, ma anche un laboratorio in cui giovani donne possono provarsi nel processo che conduce all'adultità: il coabitare si trasforma in uno spazio fisico e simbolico in cui sperimentarsi come adulte anche, e soprattutto, perché esso fornisce uno spazio trasformativo ed educativo protetto. Il progetto è basato sulla cultura del coabitare e della positiva interdipendenza, che conduce a cambiamenti culturali tra le giovani donne con disabilità, le loro coinquiline - le quali possono sperimentare la disabilità anche come una risorsa - e le loro famiglie. Gli output della ricerca danno anche stimolo ai policy makers al fine di pensare ai temi del coabitare, considerando quali siano le migliori pratiche che possano offrire soluzioni adeguate ai bisogni di differenti categorie di persone. La nostra prospettiva è basata su un welfare responsabile, che promuove un'interdipendenza condivisa e valorizza le vulnerabilità come opportunità per la costruzione di soluzioni eque e generative.
Persico, Greta; Ottaviano, Cristiana
(2018). Vivere insieme come risposta ai bisogni abitativi di giovani donne con e senza disabilità: una sfida generativa alle politiche abitative [journal article - articolo]. In AUTONOMIE LOCALI E SERVIZI SOCIALI. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/119268
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