L’indeuropeo ricostruito per la sua fase più antica era una di quelle lingue, le più numerose fra quelle del mondo, in qui mancava un lessema per il verbo “avere”: al suo posto il possesso era espresso dal verbo “essere” più il caso dativo, caso nel quale era espresso il possessore. Ogni lingua o ramo indeuropeo hanno creato e sviluppato, ognuno indipendentemente dall’altro, un verbo “avere” da radici che originariamente avevano il significato di “prendere, afferrare, tenere”. Il fatto che in nessun ramo sia stata usata la stessa radice significa che questa è stata una creazione indipendente e tarda. Inoltre, anche la struttura morfologica di questi verbi mostra come le formazioni in tal senso più tarde siano da individuarsi tra lingue attestate in aree contigue in epoca storica: il che fa pensare a qualche influsso areale (per esempio, fra latino e germanico).
Considerazioni etimologiche, areali e tipologiche dei verbi di "avere" nelle lingue indeuropee
CUZZOLIN, Pierluigi;
2005-01-01
Abstract
L’indeuropeo ricostruito per la sua fase più antica era una di quelle lingue, le più numerose fra quelle del mondo, in qui mancava un lessema per il verbo “avere”: al suo posto il possesso era espresso dal verbo “essere” più il caso dativo, caso nel quale era espresso il possessore. Ogni lingua o ramo indeuropeo hanno creato e sviluppato, ognuno indipendentemente dall’altro, un verbo “avere” da radici che originariamente avevano il significato di “prendere, afferrare, tenere”. Il fatto che in nessun ramo sia stata usata la stessa radice significa che questa è stata una creazione indipendente e tarda. Inoltre, anche la struttura morfologica di questi verbi mostra come le formazioni in tal senso più tarde siano da individuarsi tra lingue attestate in aree contigue in epoca storica: il che fa pensare a qualche influsso areale (per esempio, fra latino e germanico).Pubblicazioni consigliate
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