Contro la diffusa idea che l’infrazione di proprietà intellettuale sia una forma di furto, l’articolo cerca di individuare lo specifico dei diritti di proprietà intellettuale, intesi come il controllo sulla riproduzione di un ‘tipo’ nel senso della distinzione di Pierce tra tipo e gettone. Difendendo una tesi realista (aristotelica) riguardo ai tipi, si criticano le obiezioni più comuni alla nozione di ‘oggetto astratto’ quale un tipo e si enfatizzano i limiti del possesso di un mero gettone di un bene intellettuale. Applicando la teoria lockeiana della proprietà come frutto del mescolamento del lavoro umano con materia grezza trovata ‘in natura’, si illustra poi uno schema dei vari livelli a cui si possono individuare i tipi oggetti di diritti di controllo in virtù di vari tipi di lavoro intellettuale. Infine si propone una formula semplificata per misurare l’importanza di un bene intellettuale in rapporto alla quantità e qualità del lavoro che in esso sia stato investito: solo oltre una certa soglia di impegno e di talento, si maturano diritti veri e propri di proprietà intellettuale.

Tipi e gettoni: i limiti del nominalismo e gli oggetti della proprietà intellettuale

DAVIES, Richard William
2005-01-01

Abstract

Contro la diffusa idea che l’infrazione di proprietà intellettuale sia una forma di furto, l’articolo cerca di individuare lo specifico dei diritti di proprietà intellettuale, intesi come il controllo sulla riproduzione di un ‘tipo’ nel senso della distinzione di Pierce tra tipo e gettone. Difendendo una tesi realista (aristotelica) riguardo ai tipi, si criticano le obiezioni più comuni alla nozione di ‘oggetto astratto’ quale un tipo e si enfatizzano i limiti del possesso di un mero gettone di un bene intellettuale. Applicando la teoria lockeiana della proprietà come frutto del mescolamento del lavoro umano con materia grezza trovata ‘in natura’, si illustra poi uno schema dei vari livelli a cui si possono individuare i tipi oggetti di diritti di controllo in virtù di vari tipi di lavoro intellettuale. Infine si propone una formula semplificata per misurare l’importanza di un bene intellettuale in rapporto alla quantità e qualità del lavoro che in esso sia stato investito: solo oltre una certa soglia di impegno e di talento, si maturano diritti veri e propri di proprietà intellettuale.
book chapter - capitolo di libro
2005
Davies, Richard William
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