Il lavoro prende avvio dalla riflessione sulle implicazioni potenziali del Nuovo Accordo sul Capitale sui processi del risk management con viva attenzione alle implicazioni concernenti gli aspetti della gestione del rischio sulle quali ancora non si riscontrano best practices consolidate. A tal fine, il lavoro approfondisce le implicazioni delle regole concernenti l’introduzione di un requisito patrimoniale ad hoc per il rischio di dilution gravante sulle operazioni finanziarie basate sull’acquisto di crediti commerciali: oltre al recente, oneroso trattamento di tale rischio nello spettro delle tipologie contenute nel primo pilastro, si evidenzia una letteratura accademica poco sviluppata a livello internazionale; analogamente, le best practices, peraltro focalizzate su alcune operazioni finanziarie, appaiono modeste e inadeguate alle operazioni di natura domestica. Pertanto, i nuovi standard regolamentari rappresentano per questa tipologia di rischio un riferimento fondamentale sull’argomento, di cui il presente lavoro intende indagare i limiti rispetto all’autonomia decisionale degli intermediari finanziari ed i pregi derivanti dallo stimolo al confronto internazionale. Il lavoro propone un’analisi della standardizzazione determinata dalle regole del Nuovo Accordo concernenti il rischio di dilution applicate all’attività di factoring; in particolare, tale approfondimento è articolato secondo le seguenti aree d’indagine: la definizione del rischio di dilution, la capital allocation, i requisiti minimi. Successivamente, il lavoro fornisce una visione d’insieme del grado d’intensità della standardizzazione.

L'impatto del Nuovo Accordo sul Capitale sulla standardizzazione dei processi del risk management: il rischio di dilution

GIBILARO, Lucia
2006-01-01

Abstract

Il lavoro prende avvio dalla riflessione sulle implicazioni potenziali del Nuovo Accordo sul Capitale sui processi del risk management con viva attenzione alle implicazioni concernenti gli aspetti della gestione del rischio sulle quali ancora non si riscontrano best practices consolidate. A tal fine, il lavoro approfondisce le implicazioni delle regole concernenti l’introduzione di un requisito patrimoniale ad hoc per il rischio di dilution gravante sulle operazioni finanziarie basate sull’acquisto di crediti commerciali: oltre al recente, oneroso trattamento di tale rischio nello spettro delle tipologie contenute nel primo pilastro, si evidenzia una letteratura accademica poco sviluppata a livello internazionale; analogamente, le best practices, peraltro focalizzate su alcune operazioni finanziarie, appaiono modeste e inadeguate alle operazioni di natura domestica. Pertanto, i nuovi standard regolamentari rappresentano per questa tipologia di rischio un riferimento fondamentale sull’argomento, di cui il presente lavoro intende indagare i limiti rispetto all’autonomia decisionale degli intermediari finanziari ed i pregi derivanti dallo stimolo al confronto internazionale. Il lavoro propone un’analisi della standardizzazione determinata dalle regole del Nuovo Accordo concernenti il rischio di dilution applicate all’attività di factoring; in particolare, tale approfondimento è articolato secondo le seguenti aree d’indagine: la definizione del rischio di dilution, la capital allocation, i requisiti minimi. Successivamente, il lavoro fornisce una visione d’insieme del grado d’intensità della standardizzazione.
book chapter - capitolo di libro
2006
Gibilaro, Lucia
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