L’intervento discute le riforme dell’Università e del reclutamento introdotte prima da Luigi Berlinguer e poi da Letizia Moratti. Si mostra come le riforme della seconda dipendano dalle dinamiche determinate dal 3+2 nella sua prima introduzione in Italia, dovuta al suo predecessore, e si mostra anche come le difficoltà e irrazionalità dei vari interventi fossero del tutto prevedibili. Di più, si mostra come tali riforme, mentre distruggono quel sapere generalista e critico che era il vanto dell’Università italiana, non apportano alcun reale guadagno né agli studenti né al territorio né alle imprese, se non in termini di una universale precarizzazione che rende la nostra economia e la nostra società ancora più deboli. Il ragionamento discute le riforme dell’Università nel più generale quadro delle trasformazioni della realtà c.d. ‘post-fordista’.
Ai confini della docenza
BELLOFIORE, Riccardo
2005-01-01
Abstract
L’intervento discute le riforme dell’Università e del reclutamento introdotte prima da Luigi Berlinguer e poi da Letizia Moratti. Si mostra come le riforme della seconda dipendano dalle dinamiche determinate dal 3+2 nella sua prima introduzione in Italia, dovuta al suo predecessore, e si mostra anche come le difficoltà e irrazionalità dei vari interventi fossero del tutto prevedibili. Di più, si mostra come tali riforme, mentre distruggono quel sapere generalista e critico che era il vanto dell’Università italiana, non apportano alcun reale guadagno né agli studenti né al territorio né alle imprese, se non in termini di una universale precarizzazione che rende la nostra economia e la nostra società ancora più deboli. Il ragionamento discute le riforme dell’Università nel più generale quadro delle trasformazioni della realtà c.d. ‘post-fordista’.Pubblicazioni consigliate
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