Il testo espone i risultati di una ricerca interdisciplinare sui rapporti fra medicina, arte e letteratura nel XIX secolo, intesa a esplorare gli incroci e le influenze reciproche fra campi tradizionalmente ritenuti separati, quali appunto il sapere medico-scientifico e quello artistico-letterario. Oggetto principale è la moderna nozione di ‘fantasma’, vista nelle sue molteplici e contraddittorie valenze: come fenomeno residuo di antichi modelli magico-superstiziosi (mesmerismo); come nuovo campo di esplorazione delle scienze fisiche (elettromagnetismo), neurofisiologiche e psicologiche (isteria; ipnosi); come effetto delle moderne tecnologie della comunicazione a distanza (fotografia, fonografia, cinema). I casi presi in considerazione, desunti in particolare in area anglosassone ma con costante riferimento alla più ampia rete europea in cui essi si inseriscono, includono materiali letterari (da G. Eliot a Poe, Baudelaire, Wilde...) e iconografici (i Preraffaelliti, l’Art Nouveau, Rodin, Duchamp...) oltre agli gli studi medici del tempo sull’ipnosi e le patologie nervose (da Braid a Charcot, Bernheim, Lombroso, ecc.). L’intento è di documentare la circolazione, ben oltre gli specifici confini disciplinari o nazionali dell’Europa ottocentesca, di un immmaginario legato all’idea che il soggetto possa essere influenzabile (ipnosi; letteratura di massa), manipolabile dalla comunicazione (tele-patia) o addirittura duplicato e reincarnato in un’immagine spettrale (fotografia, cinema). Analizzando il fenomeno in prospettiva interdisciplinare nell’arco di tempo che va ‘da Mesmer a Charcot’, il volume si inserisce da una parte nei recenti contributi offerti dagli studi culturali alla storia della medicin, di cui si sottolineano, a partire da un’ottica umanistica, i numerosi prestiti che essa contrae da saperi oggi visti come eterogenei al suo statuto scientifico. Dall’altra parte, tenendo conto dei nuovi metodi di indagine nelle discipline artistico-letterarie, il saggio intende porre in primo piano il ruolo della mediazione estetica e la centralità dell’immaginario culturale nel processo di costituzione e trasmissione delle moderne scienze umane.

Il teatro dei nervi: fantasmi del moderno da Mesmer a Charcot

VIOLI, Alessandra
2004-01-01

Abstract

Il testo espone i risultati di una ricerca interdisciplinare sui rapporti fra medicina, arte e letteratura nel XIX secolo, intesa a esplorare gli incroci e le influenze reciproche fra campi tradizionalmente ritenuti separati, quali appunto il sapere medico-scientifico e quello artistico-letterario. Oggetto principale è la moderna nozione di ‘fantasma’, vista nelle sue molteplici e contraddittorie valenze: come fenomeno residuo di antichi modelli magico-superstiziosi (mesmerismo); come nuovo campo di esplorazione delle scienze fisiche (elettromagnetismo), neurofisiologiche e psicologiche (isteria; ipnosi); come effetto delle moderne tecnologie della comunicazione a distanza (fotografia, fonografia, cinema). I casi presi in considerazione, desunti in particolare in area anglosassone ma con costante riferimento alla più ampia rete europea in cui essi si inseriscono, includono materiali letterari (da G. Eliot a Poe, Baudelaire, Wilde...) e iconografici (i Preraffaelliti, l’Art Nouveau, Rodin, Duchamp...) oltre agli gli studi medici del tempo sull’ipnosi e le patologie nervose (da Braid a Charcot, Bernheim, Lombroso, ecc.). L’intento è di documentare la circolazione, ben oltre gli specifici confini disciplinari o nazionali dell’Europa ottocentesca, di un immmaginario legato all’idea che il soggetto possa essere influenzabile (ipnosi; letteratura di massa), manipolabile dalla comunicazione (tele-patia) o addirittura duplicato e reincarnato in un’immagine spettrale (fotografia, cinema). Analizzando il fenomeno in prospettiva interdisciplinare nell’arco di tempo che va ‘da Mesmer a Charcot’, il volume si inserisce da una parte nei recenti contributi offerti dagli studi culturali alla storia della medicin, di cui si sottolineano, a partire da un’ottica umanistica, i numerosi prestiti che essa contrae da saperi oggi visti come eterogenei al suo statuto scientifico. Dall’altra parte, tenendo conto dei nuovi metodi di indagine nelle discipline artistico-letterarie, il saggio intende porre in primo piano il ruolo della mediazione estetica e la centralità dell’immaginario culturale nel processo di costituzione e trasmissione delle moderne scienze umane.
book - libro
2004
Violi, Alessandra
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