L’autore mette al centro della sua analisi il senso della sfida culturale del filosofo Evandro Agazzi per il rinnovamento della scuola secondaria, cioè la sfida di costruire un nuovo ‘senso comune’ con valore paidetico, purché concepita come la causa e il fine di altre due sfide: quella istituzionale/ordinamentale e quella didattica. Sfida che non può più prescindere dalla consapevolezza epistemologica di dover superare un pregiudizio ancora presente nei docenti, quello che porta, più o meno consapevolmente, a ritenere le discipline scientifiche il regno di verità indiscutibili per tutti e quelle umanistiche il regno di verità discutibili, se non ridotte a opinioni personali per ciascuno. Invece, occorre sempre confrontarsi con una paidèia unitaria, dove ciascuno abbia sempre presente tutto il mondo e la società. Benché possano essere coltivate prospettive specifiche e anche specialistiche, è comunque irrinunciabile il rimando a una “cultura generale” fatta di dialogo continuo e di reciproca comprensione fra lingue, metodi, sensibilità, prospettive settoriali diverse. E’ la riscoperta dell’orthos lògos pratico al cui servizio si pongono la narrazione storica e letteraria e le opportunità formative che esse offrono.

Agazzi e la scuola secondaria: una sfida culturale

BERTAGNA, Giuseppe
2007-01-01

Abstract

L’autore mette al centro della sua analisi il senso della sfida culturale del filosofo Evandro Agazzi per il rinnovamento della scuola secondaria, cioè la sfida di costruire un nuovo ‘senso comune’ con valore paidetico, purché concepita come la causa e il fine di altre due sfide: quella istituzionale/ordinamentale e quella didattica. Sfida che non può più prescindere dalla consapevolezza epistemologica di dover superare un pregiudizio ancora presente nei docenti, quello che porta, più o meno consapevolmente, a ritenere le discipline scientifiche il regno di verità indiscutibili per tutti e quelle umanistiche il regno di verità discutibili, se non ridotte a opinioni personali per ciascuno. Invece, occorre sempre confrontarsi con una paidèia unitaria, dove ciascuno abbia sempre presente tutto il mondo e la società. Benché possano essere coltivate prospettive specifiche e anche specialistiche, è comunque irrinunciabile il rimando a una “cultura generale” fatta di dialogo continuo e di reciproca comprensione fra lingue, metodi, sensibilità, prospettive settoriali diverse. E’ la riscoperta dell’orthos lògos pratico al cui servizio si pongono la narrazione storica e letteraria e le opportunità formative che esse offrono.
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2007
Bertagna, Giuseppe
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