Parola e silenzio, presenze trasversali nelle cronache letterarie dell’immigrazione (El Ghibli, n. 30, dicembre 2010) ABSTRACT Nuovi narratori provenienti da vari angoli del mondo arricchiscono oggi il panorama letterario europeo, introducendo all’interno dello spazio “letterario nazionale” nuove energie creative. A partire dalle riflessioni di Spivak circa la “dicibilità” della parola del subalterno ("Can the subaltern speak?") all’interno dello stesso sistema culturale che lo ha generato, questo articolo tenta un’analisi di alcuni testi letterari di scrittori “migranti”, o “immigrati”, attualmente residenti in Spagna. La loro presa di parola può condurre a una dichiarata auto-rappresentazione del proprio sé, liberatosi dal gioco della rappresentazione dell’ “Altro”, tuttavia ciò può altresì generare nuove forme di omologazione al discorso del potere egemonico della società occidentale accogliente. L’analisi di alcuni racconti autobiografici tratti dall’Antologia Los Hombres – X – ha fatto emergere una continua oscillazione tra i due poli estremi, mostrando l’inevitabile permeabilità del discorso auto-rappresentativo rispetto ai sistemi socio-politici di riferimento. note: Gayatri Spivak, “Can the subaltern speak?”, in Cary Nelson – Lawrence Grossberg, Marxism and interpretation of culture, Macmillan, London, 1988, pp. 24 – 28. AAVV., Los hombres - X -, http://www.murodigital.es/portal/index.php?option=com_content&view =article&id=95 &Itemid=203.

Parola e silenzio, presenze trasversali nelle cronache letterarie dell’immigrazione

CHIODAROLI, SARA
2010-01-01

Abstract

Parola e silenzio, presenze trasversali nelle cronache letterarie dell’immigrazione (El Ghibli, n. 30, dicembre 2010) ABSTRACT Nuovi narratori provenienti da vari angoli del mondo arricchiscono oggi il panorama letterario europeo, introducendo all’interno dello spazio “letterario nazionale” nuove energie creative. A partire dalle riflessioni di Spivak circa la “dicibilità” della parola del subalterno ("Can the subaltern speak?") all’interno dello stesso sistema culturale che lo ha generato, questo articolo tenta un’analisi di alcuni testi letterari di scrittori “migranti”, o “immigrati”, attualmente residenti in Spagna. La loro presa di parola può condurre a una dichiarata auto-rappresentazione del proprio sé, liberatosi dal gioco della rappresentazione dell’ “Altro”, tuttavia ciò può altresì generare nuove forme di omologazione al discorso del potere egemonico della società occidentale accogliente. L’analisi di alcuni racconti autobiografici tratti dall’Antologia Los Hombres – X – ha fatto emergere una continua oscillazione tra i due poli estremi, mostrando l’inevitabile permeabilità del discorso auto-rappresentativo rispetto ai sistemi socio-politici di riferimento. note: Gayatri Spivak, “Can the subaltern speak?”, in Cary Nelson – Lawrence Grossberg, Marxism and interpretation of culture, Macmillan, London, 1988, pp. 24 – 28. AAVV., Los hombres - X -, http://www.murodigital.es/portal/index.php?option=com_content&view =article&id=95 &Itemid=203.
journal article - articolo
2010
Chiodaroli, Sara
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