This contribution – originally presented at a workshop of Swedish translators of Italian literature into Swedish and of Italian translators of Swedish literature into Italian: Workshop för italienska och svenska översättare, Stockholm, Istituto Italiano di Cultura, 14-15 March 2002 – develops some considerations about the translation of four Swedish contemporary texts, in which a matter of great importance is represented by the interaction, the fusion or the juxtaposition of different linguistic varieties (texts of Torgny Lindgren and Göran Tunström). After an analysis of the literary strategies enacted by Lindgren and Tunström with regard to linguistic invention, the author of the contribution advances some proposals about the translation strategies. Taking as a starting point the impossibility of a “dynamic equivalence” of source-texts and target-texts, Ferrari suggests how to re-create within the target-language (Italian) a parallel interaction of linguistic (literary and non literary) varieties, departing – when necessary – from the grammatical norms.

Il contributo – presentato originariamente a un workshop di traduttori svedesi di letteratura italiana e di traduttori italiani di letteratura svedese: Workshop för italienska och svenska översättare, Stoccolma, Istituto Italiano di Cultura, 14-15 marzo 2002 – sviluppa alcune riflessioni a partire dalla traduzione di quattro opere di letteratura svedese contemporanea in cui fondamentale appare il lavoro di combinazione, giustapposizione, fusione di diverse varietà linguistiche (letterarie e dialettali) effettuato dagli scrittori (Torgny Lingren e Göran Tunström). All’analisi della particolare strategia linguistica messa in atto nei diversi testi segue una proposta di strategia di traduzione. Assumendo come punto di partenza l’impossibilità di una “equivalenza” del testo tradotto rispetto all’originale, l’autore del contributo propone di ricreare nella lingua d’arrivo – l’italiano – un gioco parallelo di varietà e registri, letterari e non, allontanandosi quando necessario dalla norma grammaticale.

(2002). Quante lingue in un testo? Riflessioni di un traduttore di Torgny Lindgren e Göran Tunström [journal article - articolo]. In LINGUISTICA E FILOLOGIA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/260

Quante lingue in un testo? Riflessioni di un traduttore di Torgny Lindgren e Göran Tunström

2002-01-01

Abstract

This contribution – originally presented at a workshop of Swedish translators of Italian literature into Swedish and of Italian translators of Swedish literature into Italian: Workshop för italienska och svenska översättare, Stockholm, Istituto Italiano di Cultura, 14-15 March 2002 – develops some considerations about the translation of four Swedish contemporary texts, in which a matter of great importance is represented by the interaction, the fusion or the juxtaposition of different linguistic varieties (texts of Torgny Lindgren and Göran Tunström). After an analysis of the literary strategies enacted by Lindgren and Tunström with regard to linguistic invention, the author of the contribution advances some proposals about the translation strategies. Taking as a starting point the impossibility of a “dynamic equivalence” of source-texts and target-texts, Ferrari suggests how to re-create within the target-language (Italian) a parallel interaction of linguistic (literary and non literary) varieties, departing – when necessary – from the grammatical norms.
articolo
2002
Il contributo – presentato originariamente a un workshop di traduttori svedesi di letteratura italiana e di traduttori italiani di letteratura svedese: Workshop för italienska och svenska översättare, Stoccolma, Istituto Italiano di Cultura, 14-15 marzo 2002 – sviluppa alcune riflessioni a partire dalla traduzione di quattro opere di letteratura svedese contemporanea in cui fondamentale appare il lavoro di combinazione, giustapposizione, fusione di diverse varietà linguistiche (letterarie e dialettali) effettuato dagli scrittori (Torgny Lingren e Göran Tunström). All’analisi della particolare strategia linguistica messa in atto nei diversi testi segue una proposta di strategia di traduzione. Assumendo come punto di partenza l’impossibilità di una “equivalenza” del testo tradotto rispetto all’originale, l’autore del contributo propone di ricreare nella lingua d’arrivo – l’italiano – un gioco parallelo di varietà e registri, letterari e non, allontanandosi quando necessario dalla norma grammaticale.
Ferrari, Fulvio
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