In the present paper a phenomenon of Spoken Italian is described, unnoticed so far, which, apparently, is quite widespread in the spoken variety of educated people: in conversations between two interlocutors, a singular third person masculine can be frequently referred to by the clitic le instead of the correct gli. The reason for this usage is probably motivated by the attitude of the speaker, who wants to preserve the feature of courtesy and respect, inherently associated with the form le.

Nel presente lavoro viene descritto un fenomeno dell'italiano parlato, a quel che sembra piuttosto diffuso nella varietà di persone di alta scolarizzazione: in contesti dialogici, i parlanti, quando si riferiscono a una terza persona maschile assente, usano il pronome le al posto del corretto gli. La ragione di questa scelta è probabilmente legata al fatto che il pronome le viene sentito come caratterizzato da un tratto di cortesia che il parlante vuole conservare anche in assenza della persona alla quale mostra cortesia.

(2002). "Frammenti di grammatica viva”. Nota su un uso anomalo del pronome atono le nell’italiano contemporaneo [journal article - articolo]. In LINGUISTICA E FILOLOGIA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/265

"Frammenti di grammatica viva”. Nota su un uso anomalo del pronome atono le nell’italiano contemporaneo

CUZZOLIN, Pierluigi
2002-01-01

Abstract

In the present paper a phenomenon of Spoken Italian is described, unnoticed so far, which, apparently, is quite widespread in the spoken variety of educated people: in conversations between two interlocutors, a singular third person masculine can be frequently referred to by the clitic le instead of the correct gli. The reason for this usage is probably motivated by the attitude of the speaker, who wants to preserve the feature of courtesy and respect, inherently associated with the form le.
journal article - articolo
2002
Nel presente lavoro viene descritto un fenomeno dell'italiano parlato, a quel che sembra piuttosto diffuso nella varietà di persone di alta scolarizzazione: in contesti dialogici, i parlanti, quando si riferiscono a una terza persona maschile assente, usano il pronome le al posto del corretto gli. La ragione di questa scelta è probabilmente legata al fatto che il pronome le viene sentito come caratterizzato da un tratto di cortesia che il parlante vuole conservare anche in assenza della persona alla quale mostra cortesia.
Cuzzolin, Pierluigi
(2002). "Frammenti di grammatica viva”. Nota su un uso anomalo del pronome atono le nell’italiano contemporaneo [journal article - articolo]. In LINGUISTICA E FILOLOGIA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/265
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