Città-Campagna, incontro o scontro? Dove inizia la città, dove finisce la campagna? Qual è il limite tra il luogo dove abitiamo e il territorio non edificato? Quali sono gli elementi che caratterizzano il paesaggio al confine dei centri urbani? Esiste ancora questo confine? Quali i temi da valorizzare, quelli da aggiungere e quelli da eliminare? Il tema si propone per una realtà, Bergamo, che ha vissuto stagioni di scelte coraggiose e lungimiranti che hanno salvaguardato larga parte del paesaggio dei Colli. Piace ricordare due provvedimenti: (i) la regola “del cinquantesimo” introdotta nella strumentazione urbanistica a inizio anni Cinquanta del XX secolo a limitare il rapporto di copertura nell’ambito dei colli; (ii) l’istituzione del Parco Regionale dei Colli di Bergamo, negli anni Settanta del XX secolo, con un disegno – intercomunale – di salvaguardia territoriale e un perimetro territoriale che in modo innovativo abbraccia per intero la città storica entro le mura venete. L’obiettivo di perseguire un disegno di qualità degli spazi aperti e del rapporto città-campagna nella area urbana di Bergamo, e più in generale nella regione urbana milanese e lombarda, sollecita una dimensione territoriale intercomunale di lavoro; la scala della “Grande Bergamo”, nella fertile intuizione e nelle difficoltà di attuazione, si pone qui ancora come dimensione ineludibile per politiche territoriali adeguate alla ricca complessità del tema.

(2012). Consumo di città [book chapter - capitolo di libro]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/27125

Consumo di città

ADOBATI, Fulvio
2012-01-01

Abstract

Città-Campagna, incontro o scontro? Dove inizia la città, dove finisce la campagna? Qual è il limite tra il luogo dove abitiamo e il territorio non edificato? Quali sono gli elementi che caratterizzano il paesaggio al confine dei centri urbani? Esiste ancora questo confine? Quali i temi da valorizzare, quelli da aggiungere e quelli da eliminare? Il tema si propone per una realtà, Bergamo, che ha vissuto stagioni di scelte coraggiose e lungimiranti che hanno salvaguardato larga parte del paesaggio dei Colli. Piace ricordare due provvedimenti: (i) la regola “del cinquantesimo” introdotta nella strumentazione urbanistica a inizio anni Cinquanta del XX secolo a limitare il rapporto di copertura nell’ambito dei colli; (ii) l’istituzione del Parco Regionale dei Colli di Bergamo, negli anni Settanta del XX secolo, con un disegno – intercomunale – di salvaguardia territoriale e un perimetro territoriale che in modo innovativo abbraccia per intero la città storica entro le mura venete. L’obiettivo di perseguire un disegno di qualità degli spazi aperti e del rapporto città-campagna nella area urbana di Bergamo, e più in generale nella regione urbana milanese e lombarda, sollecita una dimensione territoriale intercomunale di lavoro; la scala della “Grande Bergamo”, nella fertile intuizione e nelle difficoltà di attuazione, si pone qui ancora come dimensione ineludibile per politiche territoriali adeguate alla ricca complessità del tema.
book chapter - capitolo di libro
2012
Adobati, Fulvio
File allegato/i alla scheda:
Non ci sono file allegati a questa scheda.
Pubblicazioni consigliate

Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10446/27125
Citazioni
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact