L’articolo ha ad oggetto l’Istituto degli Accordi di ristrutturazione dei debiti, introdotto nell’ordinamento Italiano con la riforma della legge fallimentare del 2005 e disciplinato dall’art. 182-bis L. Fall.. Il legislatore, nell’introdurre questo strumento, si era posto due obiettivi: fornire agli imprenditori uno strumento per fronteggiare la crisi in modo più rapido e vantaggioso, soprattutto dal punto di vista dei creditori ed evitare l’assoggettamento alle procedure concorsuali e in particolar modo al fallimento, cui consegue l’espulsione dell’impresa dal mercato. Nonostante l’istituto rappresenti uno degli strumenti più innovativi introdotti dalla riforma della legge fallimentare, a oggi, sono poche le istanze con cui gli imprenditori chiedono l’applicazione degli accordi di ristrutturazione dei debiti e altrettanto poche risultano quelle che vanno a buon fine. L’articolo si propone di riportare ciò che la letteratura più rilevante ha espresso sulla disciplina e sulle problematiche dell’istituto in qquestione nonché di illustrare un caso aziendale, dalla preparazione del piano alla decisione del Tribunale di Milano sulla richiesta di omologa. Il caso della società Snia, dichiarata fallita a seguito della mancata omologa degli accordi di ristrutturazione proposti, presenta aspetti particolari che permettono di evidenziare quelli che sono i pregi e i difetti dell’Istituto.

Gli accordi di ristrutturazione dei debiti. Il caso SNIA

DANOVI, Alessandro;
2012-01-01

Abstract

L’articolo ha ad oggetto l’Istituto degli Accordi di ristrutturazione dei debiti, introdotto nell’ordinamento Italiano con la riforma della legge fallimentare del 2005 e disciplinato dall’art. 182-bis L. Fall.. Il legislatore, nell’introdurre questo strumento, si era posto due obiettivi: fornire agli imprenditori uno strumento per fronteggiare la crisi in modo più rapido e vantaggioso, soprattutto dal punto di vista dei creditori ed evitare l’assoggettamento alle procedure concorsuali e in particolar modo al fallimento, cui consegue l’espulsione dell’impresa dal mercato. Nonostante l’istituto rappresenti uno degli strumenti più innovativi introdotti dalla riforma della legge fallimentare, a oggi, sono poche le istanze con cui gli imprenditori chiedono l’applicazione degli accordi di ristrutturazione dei debiti e altrettanto poche risultano quelle che vanno a buon fine. L’articolo si propone di riportare ciò che la letteratura più rilevante ha espresso sulla disciplina e sulle problematiche dell’istituto in qquestione nonché di illustrare un caso aziendale, dalla preparazione del piano alla decisione del Tribunale di Milano sulla richiesta di omologa. Il caso della società Snia, dichiarata fallita a seguito della mancata omologa degli accordi di ristrutturazione proposti, presenta aspetti particolari che permettono di evidenziare quelli che sono i pregi e i difetti dell’Istituto.
journal article - articolo
2012
Danovi, Alessandro; Masetti, Michela
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