In ambito aziendale internazionale, la comunicazione elettronica si svolge per la maggior parte in modalità monolingue. Tuttavia, il presente contributo intende analizzare le manifestazioni di plurilinguismo presenti in un corpus di e-mail aziendali scambiate tra scriventi francofoni, italofoni o ispanofoni, che condividono quindi una lingua romanza ma non la stessa. L’analisi, di carattere qualitativo, si avvale del modello sequenziale di Peter Auer (1995, 2012) al fine di considerare l’alternanza di codice come risorsa nella dinamica dell’interazione, e permette di osservare come il passaggio da una lingua all’altra sia un indice di contestualizzazione nelle interazioni scritte così come nelle interazioni orali. Pertanto l’alternanza può essere orientata ai partecipanti e alle loro preferenze o competenze linguistiche oppure al discorso e, quindi, a eventi conversazionali. Può consistere in un code switching che rimette in causa la lingua dell’interazione oppure essere l’inserimento di un’unità linguistica in lingua A in un enunciato in lingua B, provocando soltanto una momentanea interruzione della lingua d’interazione.

L’interazione scritta plurilingue: riflessioni su prassi osservate in ambito aziendale

DESOUTTER, Cecile Marie
2013-01-01

Abstract

In ambito aziendale internazionale, la comunicazione elettronica si svolge per la maggior parte in modalità monolingue. Tuttavia, il presente contributo intende analizzare le manifestazioni di plurilinguismo presenti in un corpus di e-mail aziendali scambiate tra scriventi francofoni, italofoni o ispanofoni, che condividono quindi una lingua romanza ma non la stessa. L’analisi, di carattere qualitativo, si avvale del modello sequenziale di Peter Auer (1995, 2012) al fine di considerare l’alternanza di codice come risorsa nella dinamica dell’interazione, e permette di osservare come il passaggio da una lingua all’altra sia un indice di contestualizzazione nelle interazioni scritte così come nelle interazioni orali. Pertanto l’alternanza può essere orientata ai partecipanti e alle loro preferenze o competenze linguistiche oppure al discorso e, quindi, a eventi conversazionali. Può consistere in un code switching che rimette in causa la lingua dell’interazione oppure essere l’inserimento di un’unità linguistica in lingua A in un enunciato in lingua B, provocando soltanto una momentanea interruzione della lingua d’interazione.
journal article - articolo
2013
Dans le contexte international des entreprises, la communication électronique est en général monolingue. Dans cet article toutefois nous analysons les manifestations de plurilinguisme présentes dans un corpus de courriels d’entreprise échangés entre des scripteurs francophones, italophones ou hispanophones ayant en commun de posséder une langue romane qui n’est cependant pas la même. L’analyse, purement qualitative, se base sur le modèle séquentiel de Peter Auer (1995, 2012) dans l’intention de présenter l’alternance codique comme une ressource dans la dynamique de l’interaction. Elle permet d’observer que le passage d’une langue à l’autre dans les interactions écrites est un indice de contextualisation au même titre que dans les interactions orales. De fait, l’alternance codique peut s’orienter vers les participants et leurs préférences ou compétences linguistiques ou bien vers le discours et donc vers des événements conversationnels. Elle peut consister en un code switching qui remet en question la langue d’interaction ou en la simple insertion d’une unité linguistique A dans un énoncé B qui ne provoque qu’une interruption momentanée de la langue d’interaction.
Desoutter, Cecile Marie
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