The paper explores the concept of nomadism as a transitory state in a flux of dynamic processes of transfer of knowledge; the figuration of nomadic subject is described in its political, material and epistemological potentials, making the erring/nomadic subject act as an unstable entity escaping capitalistic norms and hierarchical patterns of the contemporary. Three diachronic ethnographic examples are described to support the revolutionary potential of the nomadic/erring entities: the case of scientific and technological transfer enacted by the British Empire to the institutions of the Raj during colonial times; the politics of expansion of a western corporation that dislocates its Research &Development department in India; the complex patterns of meanings and disciplinary competences converging to define the idea of Anthropocene. All three cases represent instances of dislocation and relocation of knowledge and its fundamental patterns, and show how the condition of nomadism, both intended as material and metaphorical, enables the acquisition of new visions and new empowering perspectives.

Il saggio esplora il concetto di nomadismo inteso come condizione transitoria all'interno di un processo dinamico in cui si realizzano trasformazioni di forme della conoscenza; la figurazione del soggetto nomade viene descritta nelle sue potenzialità di natura politica, materiale ed epistemologica, che congiuntamente contribuiscono a rendere il soggetto nomade/errante una entità instabile, che sfugge alle regole normate del capitalismo e alle gerarchie della contemporaneità. Vengono descritti tre studi di caso che in modo diacronico supportano l'idea del potenziale rivoluzionario delle entità nomadiche/erranti: il trasferimento di conoscenze scientifiche tecnologiche attuato dall'impero coloniale inglese in India; le politiche di espansione di una multinazionale occidentale che ha dislocato in India il proprio comparto di ricerca e sviluppo; le reti complesse di significati e competenze interdisciplinari che convergono nella definizione dell'idea di Anthropocene. I tre casi rappresentano istanze di delocalizzazione e trasferimento della conoscenza e delle sue strutture fondative, mostrando come la condizione nomadica intesa sia in senso materiale che metaforico renda possibile l'accesso a nuovi immaginari e prospettive di empowerment.

Processes of Dis–location and Re–location of knowledge and power

BOUGLEUX, Elena
2014-01-01

Abstract

The paper explores the concept of nomadism as a transitory state in a flux of dynamic processes of transfer of knowledge; the figuration of nomadic subject is described in its political, material and epistemological potentials, making the erring/nomadic subject act as an unstable entity escaping capitalistic norms and hierarchical patterns of the contemporary. Three diachronic ethnographic examples are described to support the revolutionary potential of the nomadic/erring entities: the case of scientific and technological transfer enacted by the British Empire to the institutions of the Raj during colonial times; the politics of expansion of a western corporation that dislocates its Research &Development department in India; the complex patterns of meanings and disciplinary competences converging to define the idea of Anthropocene. All three cases represent instances of dislocation and relocation of knowledge and its fundamental patterns, and show how the condition of nomadism, both intended as material and metaphorical, enables the acquisition of new visions and new empowering perspectives.
journal article - articolo
2014
Il saggio esplora il concetto di nomadismo inteso come condizione transitoria all'interno di un processo dinamico in cui si realizzano trasformazioni di forme della conoscenza; la figurazione del soggetto nomade viene descritta nelle sue potenzialità di natura politica, materiale ed epistemologica, che congiuntamente contribuiscono a rendere il soggetto nomade/errante una entità instabile, che sfugge alle regole normate del capitalismo e alle gerarchie della contemporaneità. Vengono descritti tre studi di caso che in modo diacronico supportano l'idea del potenziale rivoluzionario delle entità nomadiche/erranti: il trasferimento di conoscenze scientifiche tecnologiche attuato dall'impero coloniale inglese in India; le politiche di espansione di una multinazionale occidentale che ha dislocato in India il proprio comparto di ricerca e sviluppo; le reti complesse di significati e competenze interdisciplinari che convergono nella definizione dell'idea di Anthropocene. I tre casi rappresentano istanze di delocalizzazione e trasferimento della conoscenza e delle sue strutture fondative, mostrando come la condizione nomadica intesa sia in senso materiale che metaforico renda possibile l'accesso a nuovi immaginari e prospettive di empowerment.
Bougleux, Elena
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