La tesi in questione e il relativo percorso di ricerca seguito sono indirizzati ad analizzare le ragioni e le cause generatrici del “welfare contrattuale”, indagando primariamente il fenomeno attraverso un inquadramento storico e l’elaborazione di una definizione complessiva dello stesso e poi attraverso l’analisi più specifica di un esempio specifico di “welfare contrattuale”. Nella prima parte, infatti, la tesi si occupa della ricostruzione del rapporto causa-effetto che ha dato luogo alla nascita del fenomeno e ad una sua definizione tramite l’analisi dell’interazione tra i due agenti del binomio, il Welfare-State ed il sistema di Relazioni Industriali, e la loro rispettiva evoluzione. Il percorso di indagine seguito nella prima parte introduce l’analisi specifica di uno specifico modello di “welfare contrattuale” quello dell’artigianato, declinato poi a livello nazionale e territoriale nelle due parti successive della tesi. La seconda parte si sviluppa, infatti, partendo da una particolare angolatura di indagine della vicenda, e cioè quella di uno degli strumenti più tipici del “welfare contrattuale”: la bilateralità. Il fenomeno del bilateralismo viene descritto, quindi, come un esempio di istituzione delle relazioni industriali per mezzo della quale si realizza a pieno quella sintesi teorica e pratica tra finalità di un modello di Relazioni Industriali e Welfare-State. In particolare, ci si occupa di approfondire la declinazione del “welfare contrattuale” nel sistema produttivo delle piccole e medie imprese, osservando il comparto artigiano ed il suo peculiare sistema bilaterale. A tal proposito, metodologicamente, viene seguito lo stesso criterio utilizzato nella prima parte della tesi, cercando, così, di individuare ed approfondire le cause e le ragioni che hanno prodotto il sistema bilaterale in questione. Tale percorso è finalizzato ad individuare successivamente ed in maniera analitica le singole funzioni della bilateralità, congiungendole con le ragioni che l’hanno generata sempre attraverso una contemporanea contestualizzazione temporale del suo sviluppo. Il percorso di ricerca seguito conduce all’osservazione di uno specifico esempio di livello locale della bilateralità artigiana, quello lombardo. Da questo punto di vista il criterio utilizzato per approfondire la questione ripercorre quanto già fatto nella seconda parte della tesi attraverso una definizione temporale e causale dello sviluppo del caso stesso. In tal senso, anche per il caso lombardo viene riproposta l’analisi delle diverse funzioni della bilateralità artigiana a livello locale e delle sue connessioni con il livello bilaterale nazionale. La bilateralità artigiana lombarda viene arricchita dalla spiegazione ed analisi di uno specifico esempio di welfare contrattuale costituito dal sistema di relazioni sindacali nell’artigianato lombardo: il fondo di welfare integrativo dell’artigianato lombardo. In particolare, viene analizzata la connessione tra tale esperimento e la contrattazione collettiva di secondo livello. La bilateralità artigiana in Lombardia viene presentata, quindi, come un modello innovativo di welfare contrattuale territoriale in un comparto come quello dell’artigianato caratterizzato dalla presenza di un tessuto produttivo costituito prevalentemente da imprese di micro, piccole e medie dimensioni.

(2016). Il Welfare contrattuale nel sistema delle piccole e medie imprese: il caso dell’artigianato lombardo [doctoral thesis - tesi di dottorato]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/62252

Il Welfare contrattuale nel sistema delle piccole e medie imprese: il caso dell’artigianato lombardo

CHIRIATTI, ANDREA
2016-03-04

Abstract

La tesi in questione e il relativo percorso di ricerca seguito sono indirizzati ad analizzare le ragioni e le cause generatrici del “welfare contrattuale”, indagando primariamente il fenomeno attraverso un inquadramento storico e l’elaborazione di una definizione complessiva dello stesso e poi attraverso l’analisi più specifica di un esempio specifico di “welfare contrattuale”. Nella prima parte, infatti, la tesi si occupa della ricostruzione del rapporto causa-effetto che ha dato luogo alla nascita del fenomeno e ad una sua definizione tramite l’analisi dell’interazione tra i due agenti del binomio, il Welfare-State ed il sistema di Relazioni Industriali, e la loro rispettiva evoluzione. Il percorso di indagine seguito nella prima parte introduce l’analisi specifica di uno specifico modello di “welfare contrattuale” quello dell’artigianato, declinato poi a livello nazionale e territoriale nelle due parti successive della tesi. La seconda parte si sviluppa, infatti, partendo da una particolare angolatura di indagine della vicenda, e cioè quella di uno degli strumenti più tipici del “welfare contrattuale”: la bilateralità. Il fenomeno del bilateralismo viene descritto, quindi, come un esempio di istituzione delle relazioni industriali per mezzo della quale si realizza a pieno quella sintesi teorica e pratica tra finalità di un modello di Relazioni Industriali e Welfare-State. In particolare, ci si occupa di approfondire la declinazione del “welfare contrattuale” nel sistema produttivo delle piccole e medie imprese, osservando il comparto artigiano ed il suo peculiare sistema bilaterale. A tal proposito, metodologicamente, viene seguito lo stesso criterio utilizzato nella prima parte della tesi, cercando, così, di individuare ed approfondire le cause e le ragioni che hanno prodotto il sistema bilaterale in questione. Tale percorso è finalizzato ad individuare successivamente ed in maniera analitica le singole funzioni della bilateralità, congiungendole con le ragioni che l’hanno generata sempre attraverso una contemporanea contestualizzazione temporale del suo sviluppo. Il percorso di ricerca seguito conduce all’osservazione di uno specifico esempio di livello locale della bilateralità artigiana, quello lombardo. Da questo punto di vista il criterio utilizzato per approfondire la questione ripercorre quanto già fatto nella seconda parte della tesi attraverso una definizione temporale e causale dello sviluppo del caso stesso. In tal senso, anche per il caso lombardo viene riproposta l’analisi delle diverse funzioni della bilateralità artigiana a livello locale e delle sue connessioni con il livello bilaterale nazionale. La bilateralità artigiana lombarda viene arricchita dalla spiegazione ed analisi di uno specifico esempio di welfare contrattuale costituito dal sistema di relazioni sindacali nell’artigianato lombardo: il fondo di welfare integrativo dell’artigianato lombardo. In particolare, viene analizzata la connessione tra tale esperimento e la contrattazione collettiva di secondo livello. La bilateralità artigiana in Lombardia viene presentata, quindi, come un modello innovativo di welfare contrattuale territoriale in un comparto come quello dell’artigianato caratterizzato dalla presenza di un tessuto produttivo costituito prevalentemente da imprese di micro, piccole e medie dimensioni.
4-mar-2016
28
2014/2015
FORMAZIONE DELLA PERSONA E MERCATO DEL LAVORO
MASSAGLI, Emmanuele
Massagli, Emmanuele
Chiriatti, Andrea
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