In contemporary organizations, effective management of unpredictable situations is crucially based on mindfulness nurtured by the practice of improvisation. Categorization processes can help organizations to concentrate on normal operations. However, the same processes can also divert organizations from preventing and solving problems, especially when troubles come up unexpected. In an uncertain environment mindfulness is paramount as it helps shift the focus from problems to possible solutions through the making of a new scenario. Mindfulness promotes the collective effort to develop sense making, allowing the team members to ‘familiarize the unfamiliar’ and stimulate innovative and effective answers in real time. Encouraging people in organizations to acquire improvisational skills enables them not only to avoid being repeatedly caught out (or even shocked) by unforeseen events, but also to see unexpected accidents as an opportunity of continuous – and sometimes radical – innovation. Therefore, it is important both to see errors as a positive source of learning and to create favourable conditions where the ephemeral features of improvisation can be valued and spread throughout the practitioners’ community, also through the stories professionals continuously share about the ways they coped with unexpected and difficult situations. Moreover, mindful organizations need to promote also formal learning to help newcomers improve their ability to improvise, adopting scaffolding and a hands-on approach to the training, so as to assure that the learning process remains open to novelty and change. Through theoretical reflections supported by examples drawn both from research on high reliability organizations and investigation on improvisation as a performance (especially in jazz music), the paper aims to offer a contribution to the analysis of mindfulness as an essential factor for the unfolding of collective and effective interventions in highly dynamic and unstable environments, as many organizations today are.

Nelle organizzazioni contemporanee, la gestione efficace delle situazioni imprevedibili si basa essenzialmente sulla mindfulness alimentata dalla pratica dell’improvvisazione. Se da un lato i processi di categorizzazione possono aiutare le organizzazioni a concentrarsi sulle normali attività in corso, gli stessi processi possono però anche distoglierle dal prevenire e risolvere i problemi, soprattutto quando le difficoltà si presentano in una forma inattesa. In un ambiente instabile, la mindfulness è quindi fondamentale perché aiuta a spostare l'attenzione dal problema alla possibile soluzione attraverso l'elaborazione di uno scenario diverso, promuovendo lo sforzo collettivo per sviluppare il sense-making, che consente ai membri del team di "familiarizzare il non familiare" e generare risposte innovative ed efficaci in tempo reale. Incoraggiare le persone nelle organizzazioni ad acquisire capacità di improvvisazione permette loro non solo di evitare di essere colti ripetutamente di sorpresa (quando non addirittura scioccati) da eventi imprevisti, ma anche di considerare gli incidenti inattesi come occasione di progressiva - e a volte anche radicale - l'innovazione. In questo senso, è importante vedere gli errori come fonte benefica di apprendimento, e al tempo stesso creare situazioni favorevoli in cui le caratteristiche effimere dell'improvvisazione possono essere valorizzate e diffuse in tutta la comunità di professionisti, anche attraverso le narrazioni che gli operatori stessi continuamente si scambiano su come hanno affrontato situazioni inaspettate e difficili. Accanto a ciò, le organizzazioni mindful debbono anche promuovere sistemi di apprendimento più formali per aiutare i nuovi arrivati ​​a migliorare le loro capacità di improvvisazione, attraverso l'adozione dello scaffolding e di un approccio hands-on alla formazione, attraverso cui garantire che il processo di apprendimento rimanga aperto alle novità e al cambiamento. Attraverso una serie di riflessioni teoriche corroborate da esempi provenienti da un lato dalle ricerche riguardanti le organizzazioni ad alta affidabilità, dall’altro dagli studi dell’improvvisazione come performance (in particolare nella musica jazz) l’articolo intende offrire un contributo all’analisi della mindfulness quale dimensione cruciale nel dispiegare modalità di intervento collettive ed efficaci negli ambienti altamente dinamici e instabili che caratterizzano molte delle organizzazioni contemporanee.

Improvvisazione, mindfulness e apprendimento organizzativo

DOVIGO, Fabio
2015-10-11

Abstract

In contemporary organizations, effective management of unpredictable situations is crucially based on mindfulness nurtured by the practice of improvisation. Categorization processes can help organizations to concentrate on normal operations. However, the same processes can also divert organizations from preventing and solving problems, especially when troubles come up unexpected. In an uncertain environment mindfulness is paramount as it helps shift the focus from problems to possible solutions through the making of a new scenario. Mindfulness promotes the collective effort to develop sense making, allowing the team members to ‘familiarize the unfamiliar’ and stimulate innovative and effective answers in real time. Encouraging people in organizations to acquire improvisational skills enables them not only to avoid being repeatedly caught out (or even shocked) by unforeseen events, but also to see unexpected accidents as an opportunity of continuous – and sometimes radical – innovation. Therefore, it is important both to see errors as a positive source of learning and to create favourable conditions where the ephemeral features of improvisation can be valued and spread throughout the practitioners’ community, also through the stories professionals continuously share about the ways they coped with unexpected and difficult situations. Moreover, mindful organizations need to promote also formal learning to help newcomers improve their ability to improvise, adopting scaffolding and a hands-on approach to the training, so as to assure that the learning process remains open to novelty and change. Through theoretical reflections supported by examples drawn both from research on high reliability organizations and investigation on improvisation as a performance (especially in jazz music), the paper aims to offer a contribution to the analysis of mindfulness as an essential factor for the unfolding of collective and effective interventions in highly dynamic and unstable environments, as many organizations today are.
journal article - articolo
11-ott-2015
Nelle organizzazioni contemporanee, la gestione efficace delle situazioni imprevedibili si basa essenzialmente sulla mindfulness alimentata dalla pratica dell’improvvisazione. Se da un lato i processi di categorizzazione possono aiutare le organizzazioni a concentrarsi sulle normali attività in corso, gli stessi processi possono però anche distoglierle dal prevenire e risolvere i problemi, soprattutto quando le difficoltà si presentano in una forma inattesa. In un ambiente instabile, la mindfulness è quindi fondamentale perché aiuta a spostare l'attenzione dal problema alla possibile soluzione attraverso l'elaborazione di uno scenario diverso, promuovendo lo sforzo collettivo per sviluppare il sense-making, che consente ai membri del team di "familiarizzare il non familiare" e generare risposte innovative ed efficaci in tempo reale. Incoraggiare le persone nelle organizzazioni ad acquisire capacità di improvvisazione permette loro non solo di evitare di essere colti ripetutamente di sorpresa (quando non addirittura scioccati) da eventi imprevisti, ma anche di considerare gli incidenti inattesi come occasione di progressiva - e a volte anche radicale - l'innovazione. In questo senso, è importante vedere gli errori come fonte benefica di apprendimento, e al tempo stesso creare situazioni favorevoli in cui le caratteristiche effimere dell'improvvisazione possono essere valorizzate e diffuse in tutta la comunità di professionisti, anche attraverso le narrazioni che gli operatori stessi continuamente si scambiano su come hanno affrontato situazioni inaspettate e difficili. Accanto a ciò, le organizzazioni mindful debbono anche promuovere sistemi di apprendimento più formali per aiutare i nuovi arrivati ​​a migliorare le loro capacità di improvvisazione, attraverso l'adozione dello scaffolding e di un approccio hands-on alla formazione, attraverso cui garantire che il processo di apprendimento rimanga aperto alle novità e al cambiamento. Attraverso una serie di riflessioni teoriche corroborate da esempi provenienti da un lato dalle ricerche riguardanti le organizzazioni ad alta affidabilità, dall’altro dagli studi dell’improvvisazione come performance (in particolare nella musica jazz) l’articolo intende offrire un contributo all’analisi della mindfulness quale dimensione cruciale nel dispiegare modalità di intervento collettive ed efficaci negli ambienti altamente dinamici e instabili che caratterizzano molte delle organizzazioni contemporanee.
Dovigo, Fabio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10446/76888
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