Qual è il guadagno che si ottiene da una ripresa della questione della legge e del diritto naturali in chiave tomista? La tematizzazione della situazione pratica, cui un approccio tomista induce, individua nell’esercizio della razionalità pratica il luogo di origine tanto della legge morale quanto della legge giuridica, secondo una dinamica alquanto paradossale dovuta al loro carattere cognitivo: il soggetto scopre la legge e, allo stesso tempo, la dà a se stesso; la legge, in altri termini, è presupposta all’esercizio della ragion pratica ed è prodotto di essa. La legge è naturale in quanto coincide con l’apertura intellettiva stessa del soggetto umano al bene morale, la quale è un dato strutturale della ragione (affettivamente totalizzata) in quanto natura dell’essere umano. La legge morale, in quanto incarnata nelle virtù, e il diritto naturale, in quanto diritto positivo elaborato dagli esseri umani in conformità alla loro natura razionale, possono fornire, anche grazie a una loro parziale trasversalità attraverso le culture, quel senso condiviso necessario per la sussistenza di uno spazio pubblico, un con-senso fondato non tanto su una visione antropologica necessariamente parziale, quanto su una fenomenologia della ragione che offre delle evidenze razionalmente condivisibili o confutabili da parte di tutti.

(2010). Note per un diritto naturale senza naturalismo [journal article - articolo]. In COMMUNIO. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/89329

Note per un diritto naturale senza naturalismo

Maletta, Santino Raffaele
2010-01-01

Abstract

Qual è il guadagno che si ottiene da una ripresa della questione della legge e del diritto naturali in chiave tomista? La tematizzazione della situazione pratica, cui un approccio tomista induce, individua nell’esercizio della razionalità pratica il luogo di origine tanto della legge morale quanto della legge giuridica, secondo una dinamica alquanto paradossale dovuta al loro carattere cognitivo: il soggetto scopre la legge e, allo stesso tempo, la dà a se stesso; la legge, in altri termini, è presupposta all’esercizio della ragion pratica ed è prodotto di essa. La legge è naturale in quanto coincide con l’apertura intellettiva stessa del soggetto umano al bene morale, la quale è un dato strutturale della ragione (affettivamente totalizzata) in quanto natura dell’essere umano. La legge morale, in quanto incarnata nelle virtù, e il diritto naturale, in quanto diritto positivo elaborato dagli esseri umani in conformità alla loro natura razionale, possono fornire, anche grazie a una loro parziale trasversalità attraverso le culture, quel senso condiviso necessario per la sussistenza di uno spazio pubblico, un con-senso fondato non tanto su una visione antropologica necessariamente parziale, quanto su una fenomenologia della ragione che offre delle evidenze razionalmente condivisibili o confutabili da parte di tutti.
articolo
2010
Maletta, Santino Raffaele
(2010). Note per un diritto naturale senza naturalismo [journal article - articolo]. In COMMUNIO. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/89329
File allegato/i alla scheda:
File Dimensione del file Formato  
Pubblicata.pdf

Solo gestori di archivio

Versione: publisher's version - versione editoriale
Licenza: Licenza default Aisberg
Dimensione del file 174.67 kB
Formato Adobe PDF
174.67 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri
Pubblicazioni consigliate

Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10446/89329
Citazioni
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact