This paper presents a research model for the study of vernacular writing styles in eighteenth-century English. By focussing on spontaneously produced letters it will be possible to study an individual’s most informal styles of writing. Such letters are not easily found, due to the fact that during the eighteenth century letter writing was considered an art, with rules dictating the requirements for what were considered good letters at the time. The paper sets out a number of criteria that have to be met for letters to be suitable for sociolinguistic analysis. The approach advocated proceeds from the individual writer, as part of a larger social network. From this perspective, it is possible to concentrate on various topical issues in sociolinguistics, including macro as well as micro-level analyses as well as socio-pragmatic studies. An inventory of currently available editions of eighteenth-century correspondence collections is presented, published as an open-access online database, with requirements for new enterprises in this respect. It is argued that when new correspondence collections are published, attention should be given to the needs of historical sociolinguistic researchers alongside the more traditional reading public.

Questo studio presenta un modello di ricerca per lo studio degli stili di scrittura vernacolari nell’inglese del diciottesimo secolo. Focalizzando l’attenzione sulle lettere prodotte spontaneamente, è possibile studiare gli stili più informali di un soggetto. Tali lettere, tuttavia, non sono facilmente reperibili: nel Settecento, infatti, scrivere lettere era considerata un’arte, con regole che dettavano esattamente che cosa poteva essere considerato una buona lettera. L’articolo enuncia un gruppo di criteri sulla base dei quali una lettera può essere considerata valida per l’analisi socio-linguistica; l’approccio proposto parte dal concetto che l’autore opera nel contesto di una rete sociale: sulla base di ciò, ci si può concentrare su vari temi importanti in sociolinguistica, da analisi di micro- e macro-livello a studi di sociopragmatica. Viene presentato un repertorio di carteggi del Settecento attualmente disponibile al pubblico attraverso internet, con i criteri proposti per nuove iniziative analoghe; si ritiene infatti che nella pubblicazione di corrispondenza si dovrebbe dare attenzione alle esigenze degli studiosi di sociolinguistica storica, oltre che di un pubblico di lettori più tradizionale.

(2005). Eighteenth-century English letters: In search of the vernacular [journal article - articolo]. In LINGUISTICA E FILOLOGIA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/142

Eighteenth-century English letters: In search of the vernacular

2005-01-01

Abstract

This paper presents a research model for the study of vernacular writing styles in eighteenth-century English. By focussing on spontaneously produced letters it will be possible to study an individual’s most informal styles of writing. Such letters are not easily found, due to the fact that during the eighteenth century letter writing was considered an art, with rules dictating the requirements for what were considered good letters at the time. The paper sets out a number of criteria that have to be met for letters to be suitable for sociolinguistic analysis. The approach advocated proceeds from the individual writer, as part of a larger social network. From this perspective, it is possible to concentrate on various topical issues in sociolinguistics, including macro as well as micro-level analyses as well as socio-pragmatic studies. An inventory of currently available editions of eighteenth-century correspondence collections is presented, published as an open-access online database, with requirements for new enterprises in this respect. It is argued that when new correspondence collections are published, attention should be given to the needs of historical sociolinguistic researchers alongside the more traditional reading public.
articolo
2005
Questo studio presenta un modello di ricerca per lo studio degli stili di scrittura vernacolari nell’inglese del diciottesimo secolo. Focalizzando l’attenzione sulle lettere prodotte spontaneamente, è possibile studiare gli stili più informali di un soggetto. Tali lettere, tuttavia, non sono facilmente reperibili: nel Settecento, infatti, scrivere lettere era considerata un’arte, con regole che dettavano esattamente che cosa poteva essere considerato una buona lettera. L’articolo enuncia un gruppo di criteri sulla base dei quali una lettera può essere considerata valida per l’analisi socio-linguistica; l’approccio proposto parte dal concetto che l’autore opera nel contesto di una rete sociale: sulla base di ciò, ci si può concentrare su vari temi importanti in sociolinguistica, da analisi di micro- e macro-livello a studi di sociopragmatica. Viene presentato un repertorio di carteggi del Settecento attualmente disponibile al pubblico attraverso internet, con i criteri proposti per nuove iniziative analoghe; si ritiene infatti che nella pubblicazione di corrispondenza si dovrebbe dare attenzione alle esigenze degli studiosi di sociolinguistica storica, oltre che di un pubblico di lettori più tradizionale.
TIEKEN BOON VAN OSTADE, Ingrid
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