Cos’hanno in comune la fine dei viaggi, in un mondo in cui la lontananza sembra per sempre abolita, e le interfacce user friendly, che promettono l’apprendimento immediato? Che rapporto c’è tra la globalizzazione che appiattisce le differenze antropologiche e culturali tra i popoli e il riemergere delle spinte comunitarie nel nuovo tempo delle tribù? Qual è lo statuto dei saperi in una società in cui miti dell’istantaneità e del tempo reale, ma anche l’egualitarismo dei social e dei blog, stanno modificando la vecchia idea di cultura fondata sull’eccellenza e sull’autorevolezza? Perché oggi ogni asimmetria equivale a un’ingiustizia, ogni autorità è vissuta come un sopruso? Viaggi, popoli, tecnologie, social, educazione, migrazioni, sentimenti sono i temi che ritornano in questo affascinante saggio di Franco Brevini. Così vicini, così lontani è un libro non disciplinare, ma di percorso, che esplora alcuni fra i più strategici crocevia culturali del mondo che cambia, senza eludere i grandi interrogativi che riguardano i rapporti dell’uomo con la natura e con gli altri uomini, dai sistemi organizzativi complessi alla socialità in Rete, dagli attriti con i migranti alle dinamiche dei sentimenti. Procedendo con un originale andamento, in cui la lontananza e la vicinanza costituiscono la diastole e la sistole dell’indagine, Brevini sviluppa una sorta di telemetria sociale e culturale ad ampio spettro, attingendo a una cassetta degli attrezzi interdisciplinare, che spazia dalla letteratura, all’antropologia, dalla sociologia alla psicologia, fino alle nuove scienze maturate intorno al mondo digitale. Dalla disamina delle diverse forme che l’esperienza della lontananza è venuta assumendo nel mondo contemporaneo emerge la necessità di tornare a interrogarsi sui limiti che segnano l’esperienza umana, di là dalle derive tecnocratiche dell’always on. Tutti noi restiamo infatti consegnati ai nostri metronomi naturali, alle ragioni del nostro corpo, ai tempi della nostra mente. Ma proprio le barriere invalicabili di homo sapiens ci offrono anche una via di fuga per sottrarci all’omologazione, alla distruzione dei grandi orizzonti, alle chimere informatiche. La découverte du corps può allora diventare un antidoto ai processi di derealizzazione, di smaterializzazione, di crescente astrattezza, di anestesia dei sensi, che hanno investito la nostra vita quotidiana, ipotecando i rapporti con le persone e l’esperienza degli spazi del pianeta.

(2017). Così vicini, così lontani. Il sentimento dell'altro, fra viaggi, social, tecnologie e migrazioni . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/101420

Così vicini, così lontani. Il sentimento dell'altro, fra viaggi, social, tecnologie e migrazioni

BREVINI, Franco
2017-01-01

Abstract

Cos’hanno in comune la fine dei viaggi, in un mondo in cui la lontananza sembra per sempre abolita, e le interfacce user friendly, che promettono l’apprendimento immediato? Che rapporto c’è tra la globalizzazione che appiattisce le differenze antropologiche e culturali tra i popoli e il riemergere delle spinte comunitarie nel nuovo tempo delle tribù? Qual è lo statuto dei saperi in una società in cui miti dell’istantaneità e del tempo reale, ma anche l’egualitarismo dei social e dei blog, stanno modificando la vecchia idea di cultura fondata sull’eccellenza e sull’autorevolezza? Perché oggi ogni asimmetria equivale a un’ingiustizia, ogni autorità è vissuta come un sopruso? Viaggi, popoli, tecnologie, social, educazione, migrazioni, sentimenti sono i temi che ritornano in questo affascinante saggio di Franco Brevini. Così vicini, così lontani è un libro non disciplinare, ma di percorso, che esplora alcuni fra i più strategici crocevia culturali del mondo che cambia, senza eludere i grandi interrogativi che riguardano i rapporti dell’uomo con la natura e con gli altri uomini, dai sistemi organizzativi complessi alla socialità in Rete, dagli attriti con i migranti alle dinamiche dei sentimenti. Procedendo con un originale andamento, in cui la lontananza e la vicinanza costituiscono la diastole e la sistole dell’indagine, Brevini sviluppa una sorta di telemetria sociale e culturale ad ampio spettro, attingendo a una cassetta degli attrezzi interdisciplinare, che spazia dalla letteratura, all’antropologia, dalla sociologia alla psicologia, fino alle nuove scienze maturate intorno al mondo digitale. Dalla disamina delle diverse forme che l’esperienza della lontananza è venuta assumendo nel mondo contemporaneo emerge la necessità di tornare a interrogarsi sui limiti che segnano l’esperienza umana, di là dalle derive tecnocratiche dell’always on. Tutti noi restiamo infatti consegnati ai nostri metronomi naturali, alle ragioni del nostro corpo, ai tempi della nostra mente. Ma proprio le barriere invalicabili di homo sapiens ci offrono anche una via di fuga per sottrarci all’omologazione, alla distruzione dei grandi orizzonti, alle chimere informatiche. La découverte du corps può allora diventare un antidoto ai processi di derealizzazione, di smaterializzazione, di crescente astrattezza, di anestesia dei sensi, che hanno investito la nostra vita quotidiana, ipotecando i rapporti con le persone e l’esperienza degli spazi del pianeta.
2017
Brevini, Franco Ildebrando
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