Nell'immaginario collettivo l'ospedale rappresenta sostanzialmente uno spazio "abitato ma non abitabile": punto di riferimento primario per la cura e l'intervento medico-sanitario, ma allo stesso tempo luogo fondamentalmente di malessere e di transito, da frequentare per il tempo più breve possibile. All'interno di questa polarità di superficie, l'effettiva e concreta abitabilità degli ospedali appare in realtà come la convergenza di una molteplicità di dimensioni, in cui spazi e corpi, norme e interazioni, pratiche e linguaggi si incontrano nell'esperienza quotidiana del curare ed essere curati. Dentro a tale confluenza si intrecciano le voci e i punti di vista dei pazienti e dei loro familiari, del personale sanitario e amministrativo, dei volontari e dei religiosi. Le loro narrazioni ci permettono non solo di "vedere" l'ospedale, di esplorarne la profonda complessità, ma anche di scoprire come la cura prende corpo e parola nella cornice dell'abitare quotidiano, e in particolare attraverso la definizione di uno spazio che risulta in primo luogo relazionale. Frutto di un lavoro di ricerca qualitativa effettuato con modalità etnografiche presso alcune strutture ospedaliere, Abitare la salute propone un'analisi dei temi essenziali che caratterizzano l'attuale riflessione sulla salute all'interno dei contesti sanitari di cura. Utilizzando strumenti quali l'osservazione partecipe, l'intervista, l'analisi della cultura materiale, il volume si sviluppa in forma di glossario ipertestuale, ed è corredato da una serie di mappe concettuali che suggeriscono alcuni possibili itinerari di lettura.

(2004). Abitare la salute. Rappresentazioni e parole della cura . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/111570

Abitare la salute. Rappresentazioni e parole della cura

Dovigo, Fabio
2004-01-01

Abstract

Nell'immaginario collettivo l'ospedale rappresenta sostanzialmente uno spazio "abitato ma non abitabile": punto di riferimento primario per la cura e l'intervento medico-sanitario, ma allo stesso tempo luogo fondamentalmente di malessere e di transito, da frequentare per il tempo più breve possibile. All'interno di questa polarità di superficie, l'effettiva e concreta abitabilità degli ospedali appare in realtà come la convergenza di una molteplicità di dimensioni, in cui spazi e corpi, norme e interazioni, pratiche e linguaggi si incontrano nell'esperienza quotidiana del curare ed essere curati. Dentro a tale confluenza si intrecciano le voci e i punti di vista dei pazienti e dei loro familiari, del personale sanitario e amministrativo, dei volontari e dei religiosi. Le loro narrazioni ci permettono non solo di "vedere" l'ospedale, di esplorarne la profonda complessità, ma anche di scoprire come la cura prende corpo e parola nella cornice dell'abitare quotidiano, e in particolare attraverso la definizione di uno spazio che risulta in primo luogo relazionale. Frutto di un lavoro di ricerca qualitativa effettuato con modalità etnografiche presso alcune strutture ospedaliere, Abitare la salute propone un'analisi dei temi essenziali che caratterizzano l'attuale riflessione sulla salute all'interno dei contesti sanitari di cura. Utilizzando strumenti quali l'osservazione partecipe, l'intervista, l'analisi della cultura materiale, il volume si sviluppa in forma di glossario ipertestuale, ed è corredato da una serie di mappe concettuali che suggeriscono alcuni possibili itinerari di lettura.
2004
Dovigo, Fabio
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