Borghi in rovina, fabbriche dai recinti violati, grandi architetture ospedaliere, edifici residenziali, cantieri interrotti: nel tempo l’abbandono dei luoghi ha generato una tassonomia la cui diversità pare oggi inarrestabile. Tale varietà, che costituisce il principio dal quale si intende partire e soffermarsi con le riflessioni contenute in questo volume, coincide sia con la naturale eterogeneità di questi spazi sia con le diffe- renti ragioni che nel tempo li hanno condot- ti verso la dismissione. Il progetto biografie sospese si confronta con il complesso tema dell’abbandono, attraverso una esplorazio- ne fotografica di alcuni luoghi inutilizzati presenti sul territorio lombardo, utilizzan- do la carica emozionale della fotografia nel richiamare paesaggi molteplici e nel favorire una interpretazione/dialogo con lo sguardo del fotografo. La lettura densa di questi luoghi si presta a riflessioni intorno alle pratiche che li hanno percorsi e che li potrebbero rianimare entro un disegno di recupero dei manufatti e di rigenerazione dei contesti urbani.
(2018). Biografie sospese. Un’esplorazione dei luoghi densamente disabitati della Lombardia [edited book - curatela]. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/121516
Biografie sospese. Un’esplorazione dei luoghi densamente disabitati della Lombardia
Adobati, Fulvio;Garda, Emanuele
2018-01-01
Abstract
Borghi in rovina, fabbriche dai recinti violati, grandi architetture ospedaliere, edifici residenziali, cantieri interrotti: nel tempo l’abbandono dei luoghi ha generato una tassonomia la cui diversità pare oggi inarrestabile. Tale varietà, che costituisce il principio dal quale si intende partire e soffermarsi con le riflessioni contenute in questo volume, coincide sia con la naturale eterogeneità di questi spazi sia con le diffe- renti ragioni che nel tempo li hanno condot- ti verso la dismissione. Il progetto biografie sospese si confronta con il complesso tema dell’abbandono, attraverso una esplorazio- ne fotografica di alcuni luoghi inutilizzati presenti sul territorio lombardo, utilizzan- do la carica emozionale della fotografia nel richiamare paesaggi molteplici e nel favorire una interpretazione/dialogo con lo sguardo del fotografo. La lettura densa di questi luoghi si presta a riflessioni intorno alle pratiche che li hanno percorsi e che li potrebbero rianimare entro un disegno di recupero dei manufatti e di rigenerazione dei contesti urbani.File | Dimensione del file | Formato | |
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