Lo scopo di questa tesi è di fornire una nuova analisi degli aspetti sintattici e semantici dei verbi di diatesi media in ittita, in prospettiva sia sincronica sia diacronica. Il lavoro prende le mosse dalla monografia sul medio in ittita di Neu (1968) e ne costituisce un aggiornamento in due aspetti fondamentali. In primo luogo, la descrizione delle funzioni del medio in ittita è basata sulla più recente letteratura tipologica sui sistemi di diatesi e sulle operazioni di cambio di valenza verbale. In secondo luogo, la datazione accurata dei testi ittiti, ancora non disponibile all’epoca di Neu, consentirà di fare luce sugli sviluppi diacronici di questa categoria verbale all’interno della storia della lingua ittita. La tesi si articola in due sezioni principali. La prima sezione presenta in modo conciso i risultati del lavoro di analisi e consta di tre capitoli distinti. Il primo capitolo contiene una serie di premesse introduttive: accanto a una rassegna ragionata della letteratura tipologica sulla diatesi media, sulla transitivià, e sulle operazioni sulla valenza verbale (cioè passivo, anticausativo, riflessivo e reciproco), il capitolo presenta lo stato dell’arte sulla ricerca sulla diatesi media in ittita e alcune considerazioni sulla sua morfologia. Inoltre, in questo capitolo viene fornita una breve introduzione ad alcuni fenomeni della grammatica ittita necessari a comprendere l’analisi dei verbi medi, come la sintassi dei clitici soggetto e il comportamento dei participi e della particella =za. Il secondo capitolo offre una descrizione dal punto di vista sincronico dei verbi di diatesi media. In particolare, l’attenzione si concentra su due gruppi di verbi: i media tantum, cioè quei verbi che presentano solo flessione media, e i medi oppositivi, cioè quelli che si alternano con forme attive in funzione grammaticale. I media tantum sono descritti nella loro semantica, e viene discusso come, al contrario di quanto ipotizzato dal Neu, questi verbi non siano primariamente stativi, ma piuttosto indichino eventi non controllati, sia stati sia più frequentemente cambiamenti di stato. Per quanto riguarda i verbi oppositivi, si descrive nel dettaglio di come questi possano avere funzione anticausativa, passiva, riflessiva, e reciproca. Inoltre, una sezione è dedicata all’interazione tra la diatesi media e alcuni suffissi derivazionali, come il causativo -nu- e l’imperfettivo -ske/a-. Il terzo capitolo affronta questioni diacroniche. In una prima parte viene illustrato lo sviluppo della diatesi media nel corso della storia della lingua ittita. In particolare, si osserva come dal sistema dell’ittita arcaico, in cui la diatesi era prevalentemente distribuita su base lessicale, come dimostra la prevalenza dei media tantum, si passi nel corso del tempo a un sistema di diatesi grammaticale, in cui i verbi possono occorrere indifferentemente nelle due diatesi per indicare certe operazioni di valenza. Questo processo può essere descritto in termini di grammaticalizzazione e paradigmaticizzazione. Nella seconda parte del capitolo viene discusso il rapporto diacronico tra il gruppo dei media tantum e le funzioni oppositive e viene proposto il seguente scenario. In origine la diatesi media era confinata ai media tantum. Tra questi, quelli che indicano un cambiamento di stato spontaneo possono essere associati a verbi attivi che indicano la controparte causativa dello stesso evento: in questo modo si stabilisce un’alternanza anticausativa codificata dalla diatesi verbale. A partire dalla funzione anticausativa, le altre funzioni oppositive si sviluppano seguendo precisi percorsi di mutamento semantico. Lo scenario proposto presenta una serie di similitudini con analoghi percorsi di sviluppo della diatesi in altre lingue indoeuropee antiche, ed è compatibile con i più recenti modelli di ricostruzione della diatesi nella protolingua. La seconda parte della tesi consiste in una descrizione dettagliata dei singoli verbi su cui si basa il lavoro di analisi sincronica e diacronica presentato nella prima parte. I verbi descritti sono 105, e per ognuno viene fornita una descrizione su più livelli che include una descrizione del significato, con particolare attenzione all’aspetto lessicale, l’etimologia, l’analisi delle strutture argomentali in cui il verbo può occorrere, il suo rapporto con la diatesi media e con la particella =za ed eventuali sviluppi diacronici degni di nota. La tesi è corredata da un’appendice che riporta tutte le occorrenze dei verbi di diatesi media analizzate con l’indicazione del testo di provenienza.

(2019). The Hittite middle voice [doctoral thesis - tesi di dottorato]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/128636

The Hittite middle voice

Inglese, Guglielmo
2019-02-14

Abstract

Lo scopo di questa tesi è di fornire una nuova analisi degli aspetti sintattici e semantici dei verbi di diatesi media in ittita, in prospettiva sia sincronica sia diacronica. Il lavoro prende le mosse dalla monografia sul medio in ittita di Neu (1968) e ne costituisce un aggiornamento in due aspetti fondamentali. In primo luogo, la descrizione delle funzioni del medio in ittita è basata sulla più recente letteratura tipologica sui sistemi di diatesi e sulle operazioni di cambio di valenza verbale. In secondo luogo, la datazione accurata dei testi ittiti, ancora non disponibile all’epoca di Neu, consentirà di fare luce sugli sviluppi diacronici di questa categoria verbale all’interno della storia della lingua ittita. La tesi si articola in due sezioni principali. La prima sezione presenta in modo conciso i risultati del lavoro di analisi e consta di tre capitoli distinti. Il primo capitolo contiene una serie di premesse introduttive: accanto a una rassegna ragionata della letteratura tipologica sulla diatesi media, sulla transitivià, e sulle operazioni sulla valenza verbale (cioè passivo, anticausativo, riflessivo e reciproco), il capitolo presenta lo stato dell’arte sulla ricerca sulla diatesi media in ittita e alcune considerazioni sulla sua morfologia. Inoltre, in questo capitolo viene fornita una breve introduzione ad alcuni fenomeni della grammatica ittita necessari a comprendere l’analisi dei verbi medi, come la sintassi dei clitici soggetto e il comportamento dei participi e della particella =za. Il secondo capitolo offre una descrizione dal punto di vista sincronico dei verbi di diatesi media. In particolare, l’attenzione si concentra su due gruppi di verbi: i media tantum, cioè quei verbi che presentano solo flessione media, e i medi oppositivi, cioè quelli che si alternano con forme attive in funzione grammaticale. I media tantum sono descritti nella loro semantica, e viene discusso come, al contrario di quanto ipotizzato dal Neu, questi verbi non siano primariamente stativi, ma piuttosto indichino eventi non controllati, sia stati sia più frequentemente cambiamenti di stato. Per quanto riguarda i verbi oppositivi, si descrive nel dettaglio di come questi possano avere funzione anticausativa, passiva, riflessiva, e reciproca. Inoltre, una sezione è dedicata all’interazione tra la diatesi media e alcuni suffissi derivazionali, come il causativo -nu- e l’imperfettivo -ske/a-. Il terzo capitolo affronta questioni diacroniche. In una prima parte viene illustrato lo sviluppo della diatesi media nel corso della storia della lingua ittita. In particolare, si osserva come dal sistema dell’ittita arcaico, in cui la diatesi era prevalentemente distribuita su base lessicale, come dimostra la prevalenza dei media tantum, si passi nel corso del tempo a un sistema di diatesi grammaticale, in cui i verbi possono occorrere indifferentemente nelle due diatesi per indicare certe operazioni di valenza. Questo processo può essere descritto in termini di grammaticalizzazione e paradigmaticizzazione. Nella seconda parte del capitolo viene discusso il rapporto diacronico tra il gruppo dei media tantum e le funzioni oppositive e viene proposto il seguente scenario. In origine la diatesi media era confinata ai media tantum. Tra questi, quelli che indicano un cambiamento di stato spontaneo possono essere associati a verbi attivi che indicano la controparte causativa dello stesso evento: in questo modo si stabilisce un’alternanza anticausativa codificata dalla diatesi verbale. A partire dalla funzione anticausativa, le altre funzioni oppositive si sviluppano seguendo precisi percorsi di mutamento semantico. Lo scenario proposto presenta una serie di similitudini con analoghi percorsi di sviluppo della diatesi in altre lingue indoeuropee antiche, ed è compatibile con i più recenti modelli di ricostruzione della diatesi nella protolingua. La seconda parte della tesi consiste in una descrizione dettagliata dei singoli verbi su cui si basa il lavoro di analisi sincronica e diacronica presentato nella prima parte. I verbi descritti sono 105, e per ognuno viene fornita una descrizione su più livelli che include una descrizione del significato, con particolare attenzione all’aspetto lessicale, l’etimologia, l’analisi delle strutture argomentali in cui il verbo può occorrere, il suo rapporto con la diatesi media e con la particella =za ed eventuali sviluppi diacronici degni di nota. La tesi è corredata da un’appendice che riporta tutte le occorrenze dei verbi di diatesi media analizzate con l’indicazione del testo di provenienza.
14-feb-2019
31
2017/2018
SCIENZE LINGUISTICHE
Luraghi, Silvia
Inglese, Guglielmo
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