A fronte di un impegno cinese nel settore educativo che non ha pari per numero di programmi di formazione, di borse di studio a studenti africani per la frequenza di università in Cina e per la presenza sul suolo africano di corsi di lingua e di cultura cinese nelle università africane, la Cina è protagonista di una prospettiva di sviluppo nel panorama mondiale che incrementerà le risorse nel settore educativo nei prossimi anni. L’obiettivo generale di questo studio è quello di definire la natura e la specificità della cooperazione educativa tra la Cina e l’Africa. Il panorama delle relazioni internazionali del XXI secolo è caratterizzato dall’emergere della Cina che, mossa da una nuova capacità economica, diventa un attore fondamentale nel sistema economico globale nel quale i Paesi del Sud del mondo vedono un potenziale modello di sviluppo economico. La presenza cinese nel continente africano è stata ampiamente discussa in ambito accademico e specialistico e da queste analisi emerge un’immagine della Cina che riveste principalmente il ruolo dell’investitore nei settori dell’approvvigionamento delle materie prime e del settore infrastrutturale. Il suo ruolo invece a livello di cooperazione educativa è ancora relativamente inesplorato. Dopo avere preso in considerazione i testi classici del mondo accademico e scientifico, in questo lavoro presento un modello di cooperazione Cina - Africa finalizzato al mutuo beneficio e alla non condizionalità. A differenza dei programmi di sviluppo dei Paesi occidentali, che hanno come primo obiettivo la riduzione della povertà e le riforme istituzionali, il sistema cinese si presenta come una forma particolare di cooperazione prettamente economica tra parti riconosciute come uguali ed improntate a una politica win-win. Quanto emerge da più ricerche del settore, la cooperazione cinese non si è basata su progetti di sviluppo per persone ai margini della società ma ha puntato agli investimenti, al commercio, alla tecnologia e alle infrastrutture. E’ un’esperienza di sviluppo specifica che gli Stati africani dimostrano oggi di gradire più dei progetti di cooperazione di stampo occidentale. Dallo studio, infatti, emerge che la Cina tende a spiegare i suoi progetti internazionali di sviluppo con motivazioni basate sullo sviluppo economico supportate da considerazioni strategiche e diplomatiche. La cooperazione educativa cinese con l'Africa risale agli anni ’50 ma questa ricerca si concentra su quello che può essere indicato il punto di svolta della cooperazione educativa sino africana, rappresentato dalla firma della Dichiarazione di Pechino, nel 2005, quando i Ministri dell'istruzione cinesi e quelli di 17 stati africani assumono un impegno comune per lo sviluppo di nuovi modelli di cooperazione bilaterale e multilaterale in ambito educativo secondo l’impianto adottato dal Forum sulla cooperazione tra Cina ed Africa (FOCAC). La valutazione dei progetti educativi cinesi in Africa, concentrati per lo più all’ambito dell’educazione superiore in collaborazione con le Università e gli Istituti di formazione professionale, non deve però essere separata dai più ampi investimenti cinesi nel continente africano a cominciare da quelli infrastrutturali. Anche se una valutazione della cooperazione cinese in Africa è molto complessa per la varietà della realtà sociale, politica e culturale del continente africano, si può affermare che la Cina, coniugando i propri interessi con quelli degli Stati africani, si sta sforzando di elaborare un suo modello di cooperazione in alternativa a quello occidentale, che, se gestito in maniera rispettosa dei valori e delle identità cultuali, costituirà un’importante opportunità di sviluppo.

(2019). La Cina in Africa: la cooperazione educativa quale prisma di lettura della presenza cinese nel continente africano [doctoral thesis - tesi di dottorato]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/128663

La Cina in Africa: la cooperazione educativa quale prisma di lettura della presenza cinese nel continente africano

Bonetti, Antonio
2019-06-05

Abstract

A fronte di un impegno cinese nel settore educativo che non ha pari per numero di programmi di formazione, di borse di studio a studenti africani per la frequenza di università in Cina e per la presenza sul suolo africano di corsi di lingua e di cultura cinese nelle università africane, la Cina è protagonista di una prospettiva di sviluppo nel panorama mondiale che incrementerà le risorse nel settore educativo nei prossimi anni. L’obiettivo generale di questo studio è quello di definire la natura e la specificità della cooperazione educativa tra la Cina e l’Africa. Il panorama delle relazioni internazionali del XXI secolo è caratterizzato dall’emergere della Cina che, mossa da una nuova capacità economica, diventa un attore fondamentale nel sistema economico globale nel quale i Paesi del Sud del mondo vedono un potenziale modello di sviluppo economico. La presenza cinese nel continente africano è stata ampiamente discussa in ambito accademico e specialistico e da queste analisi emerge un’immagine della Cina che riveste principalmente il ruolo dell’investitore nei settori dell’approvvigionamento delle materie prime e del settore infrastrutturale. Il suo ruolo invece a livello di cooperazione educativa è ancora relativamente inesplorato. Dopo avere preso in considerazione i testi classici del mondo accademico e scientifico, in questo lavoro presento un modello di cooperazione Cina - Africa finalizzato al mutuo beneficio e alla non condizionalità. A differenza dei programmi di sviluppo dei Paesi occidentali, che hanno come primo obiettivo la riduzione della povertà e le riforme istituzionali, il sistema cinese si presenta come una forma particolare di cooperazione prettamente economica tra parti riconosciute come uguali ed improntate a una politica win-win. Quanto emerge da più ricerche del settore, la cooperazione cinese non si è basata su progetti di sviluppo per persone ai margini della società ma ha puntato agli investimenti, al commercio, alla tecnologia e alle infrastrutture. E’ un’esperienza di sviluppo specifica che gli Stati africani dimostrano oggi di gradire più dei progetti di cooperazione di stampo occidentale. Dallo studio, infatti, emerge che la Cina tende a spiegare i suoi progetti internazionali di sviluppo con motivazioni basate sullo sviluppo economico supportate da considerazioni strategiche e diplomatiche. La cooperazione educativa cinese con l'Africa risale agli anni ’50 ma questa ricerca si concentra su quello che può essere indicato il punto di svolta della cooperazione educativa sino africana, rappresentato dalla firma della Dichiarazione di Pechino, nel 2005, quando i Ministri dell'istruzione cinesi e quelli di 17 stati africani assumono un impegno comune per lo sviluppo di nuovi modelli di cooperazione bilaterale e multilaterale in ambito educativo secondo l’impianto adottato dal Forum sulla cooperazione tra Cina ed Africa (FOCAC). La valutazione dei progetti educativi cinesi in Africa, concentrati per lo più all’ambito dell’educazione superiore in collaborazione con le Università e gli Istituti di formazione professionale, non deve però essere separata dai più ampi investimenti cinesi nel continente africano a cominciare da quelli infrastrutturali. Anche se una valutazione della cooperazione cinese in Africa è molto complessa per la varietà della realtà sociale, politica e culturale del continente africano, si può affermare che la Cina, coniugando i propri interessi con quelli degli Stati africani, si sta sforzando di elaborare un suo modello di cooperazione in alternativa a quello occidentale, che, se gestito in maniera rispettosa dei valori e delle identità cultuali, costituirà un’importante opportunità di sviluppo.
5-giu-2019
31
2017/2018
STUDI UMANISTICI INTERCULTURALI
GANDOLFI, Stefania
Bonetti, Antonio
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