Il crescente ruolo esercitato dalle nuove tecnologie nella costruzione e nel mantenimento delle relazioni intime dei giovani adulti ha determinato la nascita di una nuova forma di violenza, il cyber dating abuse. Ancora poco studiato a livello internazionale e soprattutto in Italia, tale fenomeno risulta tuttavia degno di interesse sia per la significativa diffusione in entrambi i sessi che per gli effetti negativi evidenziati da chi lo subisce. Esigue sono le ricerche che hanno indagato se predittori e mediatori della violenza offline giochino un ruolo simile nel cyber dating abuse e ancora più rare quelle che hanno cercato di rispondere a tale domanda analizzando l’interdipendenza tra le risposte dei partner, considerati nel duplice ruolo di possibili perpetratori e vittime di violenza. Per questo motivo il presente studio mira a esaminare la relazione tra esperienze aversive infantili e adolescenziali e coinvolgimento in relazioni contraddistinte da cyber dating abuse, verificando sia il ruolo mediatore degli schemi relazionali maladattivi precoci sia il ruolo esercitato da ciascun partner nell’espressione del fenomeno (solo vittima/perpetratore, entrambi). I partecipanti, reclutati in tutta Italia, sono 100 coppie costituite da partner non conviventi di età compresa tra 18 e 30 anni, che hanno compilato individualmente un questionario anonimo online. Dai dati analizzati tramite il modello APIM, ci si attende di individuare più atti di cyber dating abuse in coppie in cui almeno un partner presenta importanti esperienze aversive infantili e adolescenziali e schemi maladattivi afferenti ai seguenti domini: “distacco e rifiuto”, “mancanza di regole”, “eccessiva attenzione ai bisogni altrui”.
(2018). Cyber dating abuse: uno studio sui predittori in coppie di giovani adulti . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/134044
Cyber dating abuse: uno studio sui predittori in coppie di giovani adulti
Celsi, Laura;Paleari, Francesca Giorgia
2018-01-01
Abstract
Il crescente ruolo esercitato dalle nuove tecnologie nella costruzione e nel mantenimento delle relazioni intime dei giovani adulti ha determinato la nascita di una nuova forma di violenza, il cyber dating abuse. Ancora poco studiato a livello internazionale e soprattutto in Italia, tale fenomeno risulta tuttavia degno di interesse sia per la significativa diffusione in entrambi i sessi che per gli effetti negativi evidenziati da chi lo subisce. Esigue sono le ricerche che hanno indagato se predittori e mediatori della violenza offline giochino un ruolo simile nel cyber dating abuse e ancora più rare quelle che hanno cercato di rispondere a tale domanda analizzando l’interdipendenza tra le risposte dei partner, considerati nel duplice ruolo di possibili perpetratori e vittime di violenza. Per questo motivo il presente studio mira a esaminare la relazione tra esperienze aversive infantili e adolescenziali e coinvolgimento in relazioni contraddistinte da cyber dating abuse, verificando sia il ruolo mediatore degli schemi relazionali maladattivi precoci sia il ruolo esercitato da ciascun partner nell’espressione del fenomeno (solo vittima/perpetratore, entrambi). I partecipanti, reclutati in tutta Italia, sono 100 coppie costituite da partner non conviventi di età compresa tra 18 e 30 anni, che hanno compilato individualmente un questionario anonimo online. Dai dati analizzati tramite il modello APIM, ci si attende di individuare più atti di cyber dating abuse in coppie in cui almeno un partner presenta importanti esperienze aversive infantili e adolescenziali e schemi maladattivi afferenti ai seguenti domini: “distacco e rifiuto”, “mancanza di regole”, “eccessiva attenzione ai bisogni altrui”.File | Dimensione del file | Formato | |
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