Il volume raccoglie quattro racconti pubblicati nella città di Edo, antica Tōkyō, alla fine del XVIII secolo. La critica tradizionale attribuisce a questi titoli l’etichetta di libri licenziosi. Sono scritti prevalentemente in forma di dialogo e descrivono con umorismo e sensualità il mondo della prostituzione nei quartieri autorizzati e in altri sobborghi del demi-monde di Edo. Geisha e il lamento del cuculo, ispirandosi a una storia vera, racconta del triangolo amoroso tra due geisha di Edo e un libertino. Il motore della storia è un tatuaggio dedicato allo stesso uomo che entrambe le donne recano sul braccio. La scoperta del tatuaggio porterà alla folle gelosia di una delle due geisha e al sacrificio dell’altra. Quarantotto mosse per conquistare una cortigiana e Il rovescio del broccato sono due racconti di Santō Kyōden, prolifico autore di letteratura popolare. Il primo descrive quattro scene di intimità tra clienti e cortigiane, e racconta con umorismo e un pizzico di sentimentalismo diverse facce dell’amore mercenario. La riscrittura della celebre storia d’amore tra la prostituta Yūgiri e il giovane Izaemon, resa celebre dal teatro, diventa nel secondo racconto pretesto per mostrare l’attività diurna di una casa di cortigiane di alto rango nel quartiere dei piaceri di Yoshiwara. Un bivio sulla strada verso la conquista della cortigiana, scritto nel 1798 da Umebori Kokuga, mette a confronto due rendez-vous tra clienti abituali e cortigiane. In uno è in scena lo sgradevole dialogo tra un ragazzo piacente ma ineducato e una prostituta di basso rango; nell’altro, invece, un uomo molto brutto ma estremamente raffinato riesce a fare breccia nel cuore di una giovane cortigiana bellissima, che inizialmente lo disprezza.
(2019). Il rovescio del broccato. Storie di fantasmi e cortigiane dal Giappone . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/149816
Il rovescio del broccato. Storie di fantasmi e cortigiane dal Giappone
Pallone, Cristian
2019-01-01
Abstract
Il volume raccoglie quattro racconti pubblicati nella città di Edo, antica Tōkyō, alla fine del XVIII secolo. La critica tradizionale attribuisce a questi titoli l’etichetta di libri licenziosi. Sono scritti prevalentemente in forma di dialogo e descrivono con umorismo e sensualità il mondo della prostituzione nei quartieri autorizzati e in altri sobborghi del demi-monde di Edo. Geisha e il lamento del cuculo, ispirandosi a una storia vera, racconta del triangolo amoroso tra due geisha di Edo e un libertino. Il motore della storia è un tatuaggio dedicato allo stesso uomo che entrambe le donne recano sul braccio. La scoperta del tatuaggio porterà alla folle gelosia di una delle due geisha e al sacrificio dell’altra. Quarantotto mosse per conquistare una cortigiana e Il rovescio del broccato sono due racconti di Santō Kyōden, prolifico autore di letteratura popolare. Il primo descrive quattro scene di intimità tra clienti e cortigiane, e racconta con umorismo e un pizzico di sentimentalismo diverse facce dell’amore mercenario. La riscrittura della celebre storia d’amore tra la prostituta Yūgiri e il giovane Izaemon, resa celebre dal teatro, diventa nel secondo racconto pretesto per mostrare l’attività diurna di una casa di cortigiane di alto rango nel quartiere dei piaceri di Yoshiwara. Un bivio sulla strada verso la conquista della cortigiana, scritto nel 1798 da Umebori Kokuga, mette a confronto due rendez-vous tra clienti abituali e cortigiane. In uno è in scena lo sgradevole dialogo tra un ragazzo piacente ma ineducato e una prostituta di basso rango; nell’altro, invece, un uomo molto brutto ma estremamente raffinato riesce a fare breccia nel cuore di una giovane cortigiana bellissima, che inizialmente lo disprezza.File | Dimensione del file | Formato | |
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