La negazione si dice in molti modi, ma la sua polisemia non è mai stata esplorata adeguatamente. Il primo obiettivo di questa ricerca consiste perciò nel determinare i diversi significati della negazione come operatore logico, distinguendo subito tra il “no” e il “non”. Ciò è possibile soltanto se si riconosce il pluralismo degli stili di pensiero, che alcuni filosofi (da Hegel ad Heidegger) hanno già affermato, pur non giungendo a quel grado di precisione concettuale che è indispensabile. Non esiste pensiero senza stile. L’identità esiste solo nel conflitto modale tra coincidenza e non-coincidenza. Il “non” oltrepassante è la meta più autentica del desiderio di essere. In queste tre tesi si può riassumere una ricerca che s’ispira costantemente alla logica dei correlativi, vale a dire l’impensato della filosofia occidentale. E il Nulla? E’ il nome ontologico del “non”, come qui definito. Ha un significato verbale, e si apre agli eventi della nientificazione. Immergersi in possibilità nientificanti appare così la vocazione più alta per coloro che appartengono alla condizione umana.
(2020). La prova non-ontologica. Per una teoria del Nulla e del "non" . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/151580
La prova non-ontologica. Per una teoria del Nulla e del "non"
Bottiroli, Giovanni
2020-01-01
Abstract
La negazione si dice in molti modi, ma la sua polisemia non è mai stata esplorata adeguatamente. Il primo obiettivo di questa ricerca consiste perciò nel determinare i diversi significati della negazione come operatore logico, distinguendo subito tra il “no” e il “non”. Ciò è possibile soltanto se si riconosce il pluralismo degli stili di pensiero, che alcuni filosofi (da Hegel ad Heidegger) hanno già affermato, pur non giungendo a quel grado di precisione concettuale che è indispensabile. Non esiste pensiero senza stile. L’identità esiste solo nel conflitto modale tra coincidenza e non-coincidenza. Il “non” oltrepassante è la meta più autentica del desiderio di essere. In queste tre tesi si può riassumere una ricerca che s’ispira costantemente alla logica dei correlativi, vale a dire l’impensato della filosofia occidentale. E il Nulla? E’ il nome ontologico del “non”, come qui definito. Ha un significato verbale, e si apre agli eventi della nientificazione. Immergersi in possibilità nientificanti appare così la vocazione più alta per coloro che appartengono alla condizione umana.File | Dimensione del file | Formato | |
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