La psicomotricità nasce come una disciplina che mette insieme - integra - gli apporti di altre discipline: dagli studi neuropsicologici, a quelli psicologici, pedagogici, psicoanalitici… La sua è una nascita per fusione e superamento dell’identità dei singoli pezzi. Essa è per sua stessa natura “integrata”. La psicomotricità nasce altresì proprio per superare una frattura, quella fra il corpo e la mente come due entità contrapposte. I suoi primi vagiti vanno proprio nella direzione di unire, di trovare un terreno per regolare l’incontro delle due dimensioni. Oggi diremmo: per ritrovare l’incarnarsi dell’una nell’altra. Anche la pedagogia della psicomotricità obbliga a coniugare gli apporti derivanti da diversi orientamenti pedagogici. Di comune ritroviamo in ognuno di essi una rilevante attenzione alla persona, alla relazione, alla corporeità e al gioco. In modo particolare la psicomotricità integrata insegnata nel Master dell’Università degli studi di Bergamo e nella Scuola Kyron di Milano recupera e valorizza questi propositi e ne coltiva in modo specifico le diverse afferenze sul piano dei metodi proposti e degli stili formativi percorsi. La funzione integrativa costituisce altresì il motore centrale della formazione degli educatori psicomotricisti presentata in questo libro: un’integrazione verso il basso, dall’intelletto alla pancia; un’integrazione delle diverse dimensioni del corporeo; un’integrazione della pulsionalità, dell’espressività, dei processi di apprendimento; un’integrazione che spinge verso gli altri. Gli autori che hanno collaborato ai capitoli di questo libro sono i curatori di una formazione che integra le complesse competenze richieste a un professionista del lavoro relazionale. Siamo sicuri che dalla lettura dei contributi qui esposti potranno sorgere molte integrazioni fra quanto qui raccontato e le esperienze di ciascun lettore.
(2020). La formazione in psicomotricità: una visione integrata [edited book - curatela]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/167112
La formazione in psicomotricità: una visione integrata
Bravo, Lucrezia;Zatti, Alberto
2020-01-01
Abstract
La psicomotricità nasce come una disciplina che mette insieme - integra - gli apporti di altre discipline: dagli studi neuropsicologici, a quelli psicologici, pedagogici, psicoanalitici… La sua è una nascita per fusione e superamento dell’identità dei singoli pezzi. Essa è per sua stessa natura “integrata”. La psicomotricità nasce altresì proprio per superare una frattura, quella fra il corpo e la mente come due entità contrapposte. I suoi primi vagiti vanno proprio nella direzione di unire, di trovare un terreno per regolare l’incontro delle due dimensioni. Oggi diremmo: per ritrovare l’incarnarsi dell’una nell’altra. Anche la pedagogia della psicomotricità obbliga a coniugare gli apporti derivanti da diversi orientamenti pedagogici. Di comune ritroviamo in ognuno di essi una rilevante attenzione alla persona, alla relazione, alla corporeità e al gioco. In modo particolare la psicomotricità integrata insegnata nel Master dell’Università degli studi di Bergamo e nella Scuola Kyron di Milano recupera e valorizza questi propositi e ne coltiva in modo specifico le diverse afferenze sul piano dei metodi proposti e degli stili formativi percorsi. La funzione integrativa costituisce altresì il motore centrale della formazione degli educatori psicomotricisti presentata in questo libro: un’integrazione verso il basso, dall’intelletto alla pancia; un’integrazione delle diverse dimensioni del corporeo; un’integrazione della pulsionalità, dell’espressività, dei processi di apprendimento; un’integrazione che spinge verso gli altri. Gli autori che hanno collaborato ai capitoli di questo libro sono i curatori di una formazione che integra le complesse competenze richieste a un professionista del lavoro relazionale. Siamo sicuri che dalla lettura dei contributi qui esposti potranno sorgere molte integrazioni fra quanto qui raccontato e le esperienze di ciascun lettore.File | Dimensione del file | Formato | |
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