Nel Settecento si diffonde un nuovo modo di generare le immagini e un nuovo piacere nel farlo: torna il gusto della proiezione, unito a simulazioni di movimento, miraggi in trasparenza, illusioni nel buio. Il fantasma diventa il personaggio chiave di questa nuova forma del visibile e una figura del pensiero che spinge lo sguardo al di là dei propri confini. Il volume ripercorre alcune forme dell’apparizione, dalla fantasmagoria di Robertson, radicalmente ripensata da Francesco Casetti e oggetto delle precoci intuizioni di Tom Gunning, all’archeologia psichica della televisione proposta da Stefan Andriopoulos; Marina Warner e Mireille Berton riscoprono le sedute spiritiche della prima modernità e la loro dimensione mediale, mentre Dario Gamboni e Édouard Arnoldy collocano la fantasmagoria fra arte e idea. La linea che in questo modo si traccia arriva diretta al presente e alla sfida — solo apparentemente nuova — che il digitale lancia al nostro modo di vedere e vivere le immagini.
(2019). Apparizioni. Scritti sulla fantasmagoria. [edited book - curatela]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/167345
Titolo: | Apparizioni. Scritti sulla fantasmagoria. |
Tipologia specifica: | curatela (libro) |
Tutti gli autori: | Violi, Alessandra; Grespi, Barbara |
Data di pubblicazione: | 2019 |
Abstract (ita): | Nel Settecento si diffonde un nuovo modo di generare le immagini e un nuovo piacere nel farlo: torna il gusto della proiezione, unito a simulazioni di movimento, miraggi in trasparenza, illusioni nel buio. Il fantasma diventa il personaggio chiave di questa nuova forma del visibile e una figura del pensiero che spinge lo sguardo al di là dei propri confini. Il volume ripercorre alcune forme dell’apparizione, dalla fantasmagoria di Robertson, radicalmente ripensata da Francesco Casetti e oggetto delle precoci intuizioni di Tom Gunning, all’archeologia psichica della televisione proposta da Stefan Andriopoulos; Marina Warner e Mireille Berton riscoprono le sedute spiritiche della prima modernità e la loro dimensione mediale, mentre Dario Gamboni e Édouard Arnoldy collocano la fantasmagoria fra arte e idea. La linea che in questo modo si traccia arriva diretta al presente e alla sfida — solo apparentemente nuova — che il digitale lancia al nostro modo di vedere e vivere le immagini. |
Nelle collezioni: | 1.6.01 Curatele - Edited books |
File allegato/i alla scheda:
File | Descrizione | Tipologia | Licenza | |
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