L’esperienza della pena attraversa l’esistenza di molte donne e molti uomini. C’è una pena che viene arrecata con gesti d’offesa e ingiusti, una pena sofferta per ciò che si è subito, e una pena cui si è costretti, condannati, come esito di un reato. La pena segna certo la perdita dell’innocenza, eppure uomini e donne non innocenti sono capaci di riscattarsi, di rigenerare legami, di vegliare e di iniziare di nuovo. Sanno assumere una domanda di giustizia e rispondervi, anche superando una logica restitutiva e camminando verso un orizzonte riparativo. Lo fanno attraverso tessiture personali ed esistenziali, attraverso difficili passaggi nella esecuzione penale, nella sofferenza, nella cura. Aprendo esperienze nuove di legame e di vita comune. Anche in un tempo di durezza e di passaggio come il nostro (e forse anche in forza dell’urgenza di ritrovare la tenuta di radicamenti umani, e di un orizzonte di speranza) la riflessione e la presenza nei luoghi dell’esperienza umana della pena e della giustizia aprono letture e prossimità attente. I testi raccolti in questo volume sono nati accanto alle persone coinvolte nelle esperienze della pena. Parlano di storie di vita e di relazioni ferite, di prossimità e di familiarità difficili, e preziose, di esercizi professionali delicati e faticosi e di esperienze di impegno civile e volontario. Sono pagine legate a pratiche, frutto di uno sguardo che incrocia, in una prospettiva fenomenologica, la pedagogia, l’antropologia, con la morale e la politica.
(2020). Oltre la pena. L'incontro oltre l'offesa . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/176158
Oltre la pena. L'incontro oltre l'offesa
Lizzola, Ivo
2020-01-01
Abstract
L’esperienza della pena attraversa l’esistenza di molte donne e molti uomini. C’è una pena che viene arrecata con gesti d’offesa e ingiusti, una pena sofferta per ciò che si è subito, e una pena cui si è costretti, condannati, come esito di un reato. La pena segna certo la perdita dell’innocenza, eppure uomini e donne non innocenti sono capaci di riscattarsi, di rigenerare legami, di vegliare e di iniziare di nuovo. Sanno assumere una domanda di giustizia e rispondervi, anche superando una logica restitutiva e camminando verso un orizzonte riparativo. Lo fanno attraverso tessiture personali ed esistenziali, attraverso difficili passaggi nella esecuzione penale, nella sofferenza, nella cura. Aprendo esperienze nuove di legame e di vita comune. Anche in un tempo di durezza e di passaggio come il nostro (e forse anche in forza dell’urgenza di ritrovare la tenuta di radicamenti umani, e di un orizzonte di speranza) la riflessione e la presenza nei luoghi dell’esperienza umana della pena e della giustizia aprono letture e prossimità attente. I testi raccolti in questo volume sono nati accanto alle persone coinvolte nelle esperienze della pena. Parlano di storie di vita e di relazioni ferite, di prossimità e di familiarità difficili, e preziose, di esercizi professionali delicati e faticosi e di esperienze di impegno civile e volontario. Sono pagine legate a pratiche, frutto di uno sguardo che incrocia, in una prospettiva fenomenologica, la pedagogia, l’antropologia, con la morale e la politica.File | Dimensione del file | Formato | |
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