Questo Working Paper presenta i risultati parziali del progetto europeo Bargaining for productivity guidato da ADAPT e cofinanziato dalla Commissione europea. La parte della ricerca che qui si presenta analizza in primo luogo la letteratura scientifica sulla relazione tra l’assetto della contrattazione collettiva e la produttività del lavoro in Italia. Dall’analisi emerge un consenso pressoché unanime sulla opportunità che costo del lavoro e produttività del lavoro dovrebbero essere due fattori quanto più possibili allineati, da cui il recupero della centralità del modello contrattuale nelle politiche economiche volte a colmare il gap tra i due fattori. C’è tuttavia la consapevolezza che sulla specifica questione della stagnazione della produttività del lavoro in Italia incidano fattori non direttamente riconducibili alla disponibilità delle parti sociali: ricerca, sviluppo, tecnologia e capitale umano, sono i principali capitoli su cui investire per il rilancio della produttività. Il carattere conflittuale del modello di relazioni industriali e la precarizzazione occupazionale sono considerati tra le ulteriori cause della bassa produttività del lavoro in Italia. L’analisi prende poi in rassegna le politiche sindacali e pubbliche di incentivo allo sviluppo quantitativo e qualitativo del decentramento contrattuale, volte a favorire un maggiore allineamento tra costo del lavoro e produttività. Si riscontra una scarsa efficacia di tali politiche.
(2017). Contrattazione collettiva e produttività del lavoro. Risultati preliminari di un progetto ADAPT co-finanziato dalla Commissione europea . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/178821
Contrattazione collettiva e produttività del lavoro. Risultati preliminari di un progetto ADAPT co-finanziato dalla Commissione europea
Tomassetti, Paolo
2017-01-01
Abstract
Questo Working Paper presenta i risultati parziali del progetto europeo Bargaining for productivity guidato da ADAPT e cofinanziato dalla Commissione europea. La parte della ricerca che qui si presenta analizza in primo luogo la letteratura scientifica sulla relazione tra l’assetto della contrattazione collettiva e la produttività del lavoro in Italia. Dall’analisi emerge un consenso pressoché unanime sulla opportunità che costo del lavoro e produttività del lavoro dovrebbero essere due fattori quanto più possibili allineati, da cui il recupero della centralità del modello contrattuale nelle politiche economiche volte a colmare il gap tra i due fattori. C’è tuttavia la consapevolezza che sulla specifica questione della stagnazione della produttività del lavoro in Italia incidano fattori non direttamente riconducibili alla disponibilità delle parti sociali: ricerca, sviluppo, tecnologia e capitale umano, sono i principali capitoli su cui investire per il rilancio della produttività. Il carattere conflittuale del modello di relazioni industriali e la precarizzazione occupazionale sono considerati tra le ulteriori cause della bassa produttività del lavoro in Italia. L’analisi prende poi in rassegna le politiche sindacali e pubbliche di incentivo allo sviluppo quantitativo e qualitativo del decentramento contrattuale, volte a favorire un maggiore allineamento tra costo del lavoro e produttività. Si riscontra una scarsa efficacia di tali politiche.File | Dimensione del file | Formato | |
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