“Tentativi” sulla via percorsa da Heidegger per elaborare la questione dell’essere, gli Schwarze Hefte contengono appunti di varia natura. Le Überlegungen e i Winke accompagnano il progressivo dispiegarsi del pensiero storico-ontologico nella “svolta” dall’ontologia fondamentale all’evento della verità dell’essere e, contemporaneamente, registrano opinioni private influenzate dalla situazione socio-politica di una Germania in crisi; le Anmerkungen restituiscono le prime riflessioni sull’essenza della tecnica e introducono il concetto di “escatologia dell’essere” quale chiave di lettura dell’epoca dei totalitarismi. Offrendo una panoramica sintetica dei molteplici temi che si affacciano alla riflessione heideggeriana negli anni Trenta e Quaranta, gli Schwarze Hefte consentono di constatare come Heidegger interpreti gli eventi della storia contemporanea a partire dalla propria concezione della storia dell’essere, che si va a sua volta precisando attraverso un’analisi fenomenologica del presente in quanto fase finale dell’età moderna. Le caratteristiche principali della modernità vi sono esemplificate mediante riferimenti problematici all’ebraismo, che vanno contestualizzati all’interno del quadro ermeneutico offerto dalla Seinsfrage e dal confronto con la storia della metafisica. Questo spinge Heidegger a riflettere incessantemente sul compito proprio di un pensiero “altro” rispetto a quello della tradizione occidentale sfociata nel nichilismo, e solleva l’esigenza di porre sempre di nuovo, sine ira et studio, la domanda: “Chi siamo noi?”.

(2016). Gli "Schwarze Hefte" di Heidegger. Un "passaggio" del pensiero dell’essere . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/190775

Gli "Schwarze Hefte" di Heidegger. Un "passaggio" del pensiero dell’essere

Marafioti, Rosa Maria
2016-01-01

Abstract

“Tentativi” sulla via percorsa da Heidegger per elaborare la questione dell’essere, gli Schwarze Hefte contengono appunti di varia natura. Le Überlegungen e i Winke accompagnano il progressivo dispiegarsi del pensiero storico-ontologico nella “svolta” dall’ontologia fondamentale all’evento della verità dell’essere e, contemporaneamente, registrano opinioni private influenzate dalla situazione socio-politica di una Germania in crisi; le Anmerkungen restituiscono le prime riflessioni sull’essenza della tecnica e introducono il concetto di “escatologia dell’essere” quale chiave di lettura dell’epoca dei totalitarismi. Offrendo una panoramica sintetica dei molteplici temi che si affacciano alla riflessione heideggeriana negli anni Trenta e Quaranta, gli Schwarze Hefte consentono di constatare come Heidegger interpreti gli eventi della storia contemporanea a partire dalla propria concezione della storia dell’essere, che si va a sua volta precisando attraverso un’analisi fenomenologica del presente in quanto fase finale dell’età moderna. Le caratteristiche principali della modernità vi sono esemplificate mediante riferimenti problematici all’ebraismo, che vanno contestualizzati all’interno del quadro ermeneutico offerto dalla Seinsfrage e dal confronto con la storia della metafisica. Questo spinge Heidegger a riflettere incessantemente sul compito proprio di un pensiero “altro” rispetto a quello della tradizione occidentale sfociata nel nichilismo, e solleva l’esigenza di porre sempre di nuovo, sine ira et studio, la domanda: “Chi siamo noi?”.
2016
Marafioti, Rosa Maria
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