L’opera è rivolta agli studiosi di pedagogia ed evidenzia il nesso fra questa scienza pratica e progettuale, intesa come scelta di campo antropologica ed etica, e l’azione educativa. Affronta il tema della sussidiarietà verticale e orizzontale, oggetto di dibattito, dapprima, nella letteratura giuridica e, ora, anche in quella pedagogica, in particolare dopo la riforma del sistema di istruzione e di formazione. La prima parte dello scritto discute il concetto di sussidiarietà nel suo evolversi e lo contestualizza nella persona e nella prima formazione sociale in cui la persona si dà la propria forma: la famiglia. La seconda parte discute il principio di sussidiarietà nella sua valenza pedagogica e mette a fuoco la connessione fra sussidiarietà e personalizzazione in una rinnovata visione pedagogica (paidèia) che dia diversa e creativa impronta ai processi educativi nell’ innovazione del sistema di istruzione e di formazione. La terza parte ha tre scansioni tematiche. In primo luogo, si procede a una lettura del valore aggiunto che la sussidiarietà attribuisce all’educazione, istruzione e formazione integrale e integrata della persona umana nella sua unicità e nell’interazione fra i differenti luoghi dell’apprendimento (famiglia, istituzioni scolastiche ed extrascuola). Si analizza, quindi, l’incontro sussidiario fra soggetti come fattore imprescindibile per un realistico progetto interculturale e per l’integrazione delle persone diversamente abili. Infine, si assume la gestione del conflitto come strategia di sussidiarietà per affrontare il cambiamento, in particolare, quello che mette in relazione i genitori, la scuola dotata di autonomia funzionale e l’extrascuola, verso un umano e condiviso concetto di benessere personale, relazionale e sociale.

Il principio di sussidiarietà, la scuola e la famiglia

CANNAROZZO, Gregoria
2006-01-01

Abstract

L’opera è rivolta agli studiosi di pedagogia ed evidenzia il nesso fra questa scienza pratica e progettuale, intesa come scelta di campo antropologica ed etica, e l’azione educativa. Affronta il tema della sussidiarietà verticale e orizzontale, oggetto di dibattito, dapprima, nella letteratura giuridica e, ora, anche in quella pedagogica, in particolare dopo la riforma del sistema di istruzione e di formazione. La prima parte dello scritto discute il concetto di sussidiarietà nel suo evolversi e lo contestualizza nella persona e nella prima formazione sociale in cui la persona si dà la propria forma: la famiglia. La seconda parte discute il principio di sussidiarietà nella sua valenza pedagogica e mette a fuoco la connessione fra sussidiarietà e personalizzazione in una rinnovata visione pedagogica (paidèia) che dia diversa e creativa impronta ai processi educativi nell’ innovazione del sistema di istruzione e di formazione. La terza parte ha tre scansioni tematiche. In primo luogo, si procede a una lettura del valore aggiunto che la sussidiarietà attribuisce all’educazione, istruzione e formazione integrale e integrata della persona umana nella sua unicità e nell’interazione fra i differenti luoghi dell’apprendimento (famiglia, istituzioni scolastiche ed extrascuola). Si analizza, quindi, l’incontro sussidiario fra soggetti come fattore imprescindibile per un realistico progetto interculturale e per l’integrazione delle persone diversamente abili. Infine, si assume la gestione del conflitto come strategia di sussidiarietà per affrontare il cambiamento, in particolare, quello che mette in relazione i genitori, la scuola dotata di autonomia funzionale e l’extrascuola, verso un umano e condiviso concetto di benessere personale, relazionale e sociale.
book - libro
2006
Cannarozzo, Gregoria
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