L’educazione è l’autentica ricchezza delle società in quanto si radica sull’uguaglianza ontologica delle persone ed alimenta vocazioni differenziate che potenziano le multiformi attività sociali e produttive delle comunità. L’uomo non è uno degli esseri che popola il mondo, ma è un essere che ha coscienza della sua esistenza e del suo ruolo rispetto al mondo. L’educazione consiste proprio nell’azione culturale di conoscenza del mondo, del riconosciuto valore degli esseri e delle risorse e delle potenzialità di ricreazione e di trasformazione. Il richiamo al rispetto dei diritti dell’uomo e in particolare al diritto all’educazione diventa sempre più urgente e indispensabile alla luce dei processi di globalizzazione in atto. Se mal governati essi riducono l’educazione alla narrazione del culto dell’adattamento all’unico modello economico e dell’assimilazione alla cultura dominante. Anche le categorie spazio e tempo stanno assumendo nuove valenze. Il globale dà un nuovo senso al locale tanto che si rischia di indebolire o addirittura di perdere l’appartenenza territoriale e il tempo viene ridotto alla velocità e all’istante . Sempre di più si privilegia il breve termine e le ”parole d’ordine sono diventate ‘mobilità’ e ‘flessibilità’. Si esalta la fiducia nei meccanismi euristici e autoregolatori a detrimento dei progetti di società, la velocità di reazione ai rischi invece della prospettiva. L’emergere di territori virtuali ed effimeri ‘sradica’ i riferimenti e le radici culturali delle persone facilitando e incentivando nuove forme di mobilità e di nomadismo meta-geografico” . PETRELLA R., Education et mondialisation : dangers et limites, in Mohamed Hrimech et France Jutras (sous la direction de), Défis et enjeux de l’éducation dans une perspective planétaire, Editions du CRP, Canada, 1997, pag. 15 2 OCDE, Quel avenir pour nos écoles?Paris, 2001, pag. 242

Il diritto all'educazione

GANDOLFI, Stefania
2006-01-01

Abstract

L’educazione è l’autentica ricchezza delle società in quanto si radica sull’uguaglianza ontologica delle persone ed alimenta vocazioni differenziate che potenziano le multiformi attività sociali e produttive delle comunità. L’uomo non è uno degli esseri che popola il mondo, ma è un essere che ha coscienza della sua esistenza e del suo ruolo rispetto al mondo. L’educazione consiste proprio nell’azione culturale di conoscenza del mondo, del riconosciuto valore degli esseri e delle risorse e delle potenzialità di ricreazione e di trasformazione. Il richiamo al rispetto dei diritti dell’uomo e in particolare al diritto all’educazione diventa sempre più urgente e indispensabile alla luce dei processi di globalizzazione in atto. Se mal governati essi riducono l’educazione alla narrazione del culto dell’adattamento all’unico modello economico e dell’assimilazione alla cultura dominante. Anche le categorie spazio e tempo stanno assumendo nuove valenze. Il globale dà un nuovo senso al locale tanto che si rischia di indebolire o addirittura di perdere l’appartenenza territoriale e il tempo viene ridotto alla velocità e all’istante . Sempre di più si privilegia il breve termine e le ”parole d’ordine sono diventate ‘mobilità’ e ‘flessibilità’. Si esalta la fiducia nei meccanismi euristici e autoregolatori a detrimento dei progetti di società, la velocità di reazione ai rischi invece della prospettiva. L’emergere di territori virtuali ed effimeri ‘sradica’ i riferimenti e le radici culturali delle persone facilitando e incentivando nuove forme di mobilità e di nomadismo meta-geografico” . PETRELLA R., Education et mondialisation : dangers et limites, in Mohamed Hrimech et France Jutras (sous la direction de), Défis et enjeux de l’éducation dans une perspective planétaire, Editions du CRP, Canada, 1997, pag. 15 2 OCDE, Quel avenir pour nos écoles?Paris, 2001, pag. 242
book - libro
2006
Gandolfi, Stefania
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