Questo volume raccoglie studi sulle forme e sulla fortuna del romanzo storico di Otto e Novecento, con attenzione alla sua circolazione come oggetto di riscritture e transcodificazioni, soprattutto per le tavole teatrali. Nel quadro di una generale storia del romanzo italiano tardiva, anomala e frammentaria, il genere storico ha vita longeva e gode di una sua continuità. Coltivato dagli scrittori, promosso dagli editori e frequentato dai lettori con assiduità, solo sporadicamente rientra nel canone alto della letteratura istituzionale e sfugge a definitive classificazioni perché sottoposto a una perenne ibridazione. Se nell’Ottocento si affianca alla memorialistica nell’offrire una prima risposta alla necessità del ‘vero’ al centro delle riflessioni estetiche e delle ricerche dei nostri narratori dai decenni romantici fino agli esiti veristi di fine secolo, nel Novecento si dimostra genere duttile, disponibile ad assumere le forme diverse della biofiction e a contaminarsi con il giallo, il romanzo coloniale, il romanzo storico filosofico o filosofico fiabesco, o ancora storico metaforico, storico fantastico e umoristico, storico di trasfigurazione, storico di migrazione.
(2021). Storia memoria e invenzione nella narrativa e nel teatro italiano di Otto e Novecento . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/199450
Storia memoria e invenzione nella narrativa e nel teatro italiano di Otto e Novecento
Sirtori, Marco
2021-01-01
Abstract
Questo volume raccoglie studi sulle forme e sulla fortuna del romanzo storico di Otto e Novecento, con attenzione alla sua circolazione come oggetto di riscritture e transcodificazioni, soprattutto per le tavole teatrali. Nel quadro di una generale storia del romanzo italiano tardiva, anomala e frammentaria, il genere storico ha vita longeva e gode di una sua continuità. Coltivato dagli scrittori, promosso dagli editori e frequentato dai lettori con assiduità, solo sporadicamente rientra nel canone alto della letteratura istituzionale e sfugge a definitive classificazioni perché sottoposto a una perenne ibridazione. Se nell’Ottocento si affianca alla memorialistica nell’offrire una prima risposta alla necessità del ‘vero’ al centro delle riflessioni estetiche e delle ricerche dei nostri narratori dai decenni romantici fino agli esiti veristi di fine secolo, nel Novecento si dimostra genere duttile, disponibile ad assumere le forme diverse della biofiction e a contaminarsi con il giallo, il romanzo coloniale, il romanzo storico filosofico o filosofico fiabesco, o ancora storico metaforico, storico fantastico e umoristico, storico di trasfigurazione, storico di migrazione.File | Dimensione del file | Formato | |
---|---|---|---|
ACTA 20 - Storia memoria invenzione_15 novembre bassa.pdf
Solo gestori di archivio
Versione:
publisher's version - versione editoriale
Licenza:
Licenza default Aisberg
Dimensione del file
1.56 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.56 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo