Il modo in cui prepariamo i giovani ad affrontare il mondo del lavoro di oggi è spesso inefficace e anacronistico. Le radicali trasformazioni tecnologiche e le conseguenti sfide che l'attuale scenario economico, sociale e culturale apre per l'umanità mettono in discussione il sistema formativo nel suo complesso e richiedono nuove risposte. I modelli educativi di impronta illuministica, legati a una concezione di sapere teorico da trasmettere secondo processi di insegnamento/apprendimento che hanno riprodotto caratteristiche della produzione di massa (grandi numeri, lezioni trasmissive, standardizzazione, testing) non sono più adeguati da soli a sostenere Le attuali esigenze di partecipazione sociale e civile, di produzione e consumo, di condivisione e collaborazione, di rinnovata cittadinanza. Serve sviluppare capacità di pensiero critico - per mettere in questione e modificare tradizionali equilibri esistenti - e di pensiero divergente e creativo, in grado di costruire risposte plurali a un medesimo quesito o problema. Molto raramente avviene che gli studenti vengano allenati a esercitare questo tipo di pensiero e di conseguenza raramente sono preparati ad affrontare la complessità dei contesti organizzativi di oggi. Non solo, spesso ai giovani mancano gli strumenti per costruire un robusto percorso professionale che consenta loro di trasformare le idee in progettualità, attraverso un impegno orientato verso traguardi concreti e misurabili. Per colmare questa carenza, è necessario disegnare e costruire un nuovo perimetro formativo: il mondo accademico, il mondo imprenditoriale/aziendale e il mondo dei giovani-adulti devono agire in modo integrato all'interno di un paradigma formativo in continua evoluzione. La Project & People Management School ha il merito di portare nelle università il mondo delle aziende nel suo complesso. Il valore di questa iniziativa è dato dal fatto che i giovani si possono confrontare con i valori di concretezza e pragmaticità, tipici del mondo delle organizzazioni. All'interno di un percorso internazionale possono quindi sviluppare la propria capacità gestionale, intesa come capacità di gestire il business e di gestire le persone, e tutti gli aspetti legati ai comportamenti, allo stare in azienda, al relazionarsi con gli altri, al saper gestire il proprio tempo, ecc. L'esperienza descritta nel volume evidenzia la possibilità concreta di rilanciare e rigenerare un dialogo tra mondo accademico e mondo imprenditoriale/aziendale, nella quale i giovani-adulti diventano il terzo attore indispensabile per un'azione formativa congiunta. Il libro ripercorre la genesi della Project & People Management School, narra esigenze e caratteristiche degli attori coinvolti e si sofferma su alcune tipiche situazioni di apprendimento, che costituiscono il setting formativo proposto nelle sue caratteristiche di strutturazione e articolazione operativa e che confluiscono all'interno di un modello coerente. Pur nella distintività peculiare riferita ai tre attori - l'Università Cattolica del Sacro Cuore, l'azienda Comau e i giovani neolaureati/neoassunti che hanno partecipato alle edizioni della PPM School - il lettore potrà riconoscere modelli, architetture e format trasferibili all'interno della propria realtà organizzativa.
(2018). Giovani, università e azienda: il nuovo perimetro formativo. L'esperienza della Project & people management school [edited book - curatela]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/199546
Giovani, università e azienda: il nuovo perimetro formativo. L'esperienza della Project & people management school
Scaratti, Giuseppe;
2018-01-01
Abstract
Il modo in cui prepariamo i giovani ad affrontare il mondo del lavoro di oggi è spesso inefficace e anacronistico. Le radicali trasformazioni tecnologiche e le conseguenti sfide che l'attuale scenario economico, sociale e culturale apre per l'umanità mettono in discussione il sistema formativo nel suo complesso e richiedono nuove risposte. I modelli educativi di impronta illuministica, legati a una concezione di sapere teorico da trasmettere secondo processi di insegnamento/apprendimento che hanno riprodotto caratteristiche della produzione di massa (grandi numeri, lezioni trasmissive, standardizzazione, testing) non sono più adeguati da soli a sostenere Le attuali esigenze di partecipazione sociale e civile, di produzione e consumo, di condivisione e collaborazione, di rinnovata cittadinanza. Serve sviluppare capacità di pensiero critico - per mettere in questione e modificare tradizionali equilibri esistenti - e di pensiero divergente e creativo, in grado di costruire risposte plurali a un medesimo quesito o problema. Molto raramente avviene che gli studenti vengano allenati a esercitare questo tipo di pensiero e di conseguenza raramente sono preparati ad affrontare la complessità dei contesti organizzativi di oggi. Non solo, spesso ai giovani mancano gli strumenti per costruire un robusto percorso professionale che consenta loro di trasformare le idee in progettualità, attraverso un impegno orientato verso traguardi concreti e misurabili. Per colmare questa carenza, è necessario disegnare e costruire un nuovo perimetro formativo: il mondo accademico, il mondo imprenditoriale/aziendale e il mondo dei giovani-adulti devono agire in modo integrato all'interno di un paradigma formativo in continua evoluzione. La Project & People Management School ha il merito di portare nelle università il mondo delle aziende nel suo complesso. Il valore di questa iniziativa è dato dal fatto che i giovani si possono confrontare con i valori di concretezza e pragmaticità, tipici del mondo delle organizzazioni. All'interno di un percorso internazionale possono quindi sviluppare la propria capacità gestionale, intesa come capacità di gestire il business e di gestire le persone, e tutti gli aspetti legati ai comportamenti, allo stare in azienda, al relazionarsi con gli altri, al saper gestire il proprio tempo, ecc. L'esperienza descritta nel volume evidenzia la possibilità concreta di rilanciare e rigenerare un dialogo tra mondo accademico e mondo imprenditoriale/aziendale, nella quale i giovani-adulti diventano il terzo attore indispensabile per un'azione formativa congiunta. Il libro ripercorre la genesi della Project & People Management School, narra esigenze e caratteristiche degli attori coinvolti e si sofferma su alcune tipiche situazioni di apprendimento, che costituiscono il setting formativo proposto nelle sue caratteristiche di strutturazione e articolazione operativa e che confluiscono all'interno di un modello coerente. Pur nella distintività peculiare riferita ai tre attori - l'Università Cattolica del Sacro Cuore, l'azienda Comau e i giovani neolaureati/neoassunti che hanno partecipato alle edizioni della PPM School - il lettore potrà riconoscere modelli, architetture e format trasferibili all'interno della propria realtà organizzativa.File | Dimensione del file | Formato | |
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