Il saggio esplora il fenomeno della bibliomania nelle epoche e negli autori europei più diversi, sottolineando il carattere inquietante di una passione per i libri che può spingersi fino al crimine o alla follia, o generare effetti di scrittura altrettanto pericolosi e devastanti. Particolare attenzione è riservata all’Ottocento, quando l’editoria di massa porta svariati intellettuali (Nodier, Flaubert, Louys, ecc) a mitizzare la figura del bibliomane, trasformandolo, insieme al collezionista, in una delle figure letterarie più emblematiche della sensibilità moderna.
Bibliofollia
CASTOLDI, Alberto
2004-01-01
Abstract
Il saggio esplora il fenomeno della bibliomania nelle epoche e negli autori europei più diversi, sottolineando il carattere inquietante di una passione per i libri che può spingersi fino al crimine o alla follia, o generare effetti di scrittura altrettanto pericolosi e devastanti. Particolare attenzione è riservata all’Ottocento, quando l’editoria di massa porta svariati intellettuali (Nodier, Flaubert, Louys, ecc) a mitizzare la figura del bibliomane, trasformandolo, insieme al collezionista, in una delle figure letterarie più emblematiche della sensibilità moderna.File allegato/i alla scheda:
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