È possibile scrivere di storia sui giornali? Ed è possibile scriverne in modo non effimero, cercando di ragionare semplicemente, ma correttamente, su questioni difficili, esplorando i lati più nascosti di personalità già molto note, presentando episodi rivelatori o documenti poco o punto conosciuti? Questo il tentativo compiuto per molti anni dall'autore in decine di piccoli saggi, di cui questo libro presenta una scelta. L’autore si è inserito consapevolmente nella tradizione novecentesca di quegli storici accademici che hanno voluto collaborare ai grandi quotidiani nazionali, cercando in tal modo di raggiungere un pubblico diverso da quello a loro consueto. Non come commentatori politici o analisti di costume (anche se qualcuno è riuscito a svolgere egregiamente anche questi ruoli, anzi è stato perfino direttore di un quotidiano, come Luigi Salvatorelli e Giovanni Spadolini), ma proprio come “storici”: ritenendo importante discorrere variamente di storia anche in un foglio su cui l’attenzione del lettore durava inevitabilmente lo spazio di un mattino. È da questo modello di azione intellettuale che nasce anche questo volume, che si pone alla ricerca di un pubblico non di iniziati, ma di lettori curiosi e al tempo stesso pensosi del nostro passato.
(2021). Dall’Ottocento alla “Dopostoria”. Frammenti storici . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/205017
Dall’Ottocento alla “Dopostoria”. Frammenti storici
Pertici, Roberto
2021-01-01
Abstract
È possibile scrivere di storia sui giornali? Ed è possibile scriverne in modo non effimero, cercando di ragionare semplicemente, ma correttamente, su questioni difficili, esplorando i lati più nascosti di personalità già molto note, presentando episodi rivelatori o documenti poco o punto conosciuti? Questo il tentativo compiuto per molti anni dall'autore in decine di piccoli saggi, di cui questo libro presenta una scelta. L’autore si è inserito consapevolmente nella tradizione novecentesca di quegli storici accademici che hanno voluto collaborare ai grandi quotidiani nazionali, cercando in tal modo di raggiungere un pubblico diverso da quello a loro consueto. Non come commentatori politici o analisti di costume (anche se qualcuno è riuscito a svolgere egregiamente anche questi ruoli, anzi è stato perfino direttore di un quotidiano, come Luigi Salvatorelli e Giovanni Spadolini), ma proprio come “storici”: ritenendo importante discorrere variamente di storia anche in un foglio su cui l’attenzione del lettore durava inevitabilmente lo spazio di un mattino. È da questo modello di azione intellettuale che nasce anche questo volume, che si pone alla ricerca di un pubblico non di iniziati, ma di lettori curiosi e al tempo stesso pensosi del nostro passato.File | Dimensione del file | Formato | |
---|---|---|---|
vol. Pertici def.pdf
Solo gestori di archivio
Versione:
publisher's version - versione editoriale
Licenza:
Licenza default Aisberg
Dimensione del file
701.57 kB
Formato
Adobe PDF
|
701.57 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo