Le avventure di Dike, dea della Giustizia, fuggita dalla terra per la corruzione umana, sembrano suggerire i modi e le forme con cui tribunali, magistrati, operatori, norme e procedure entrano in contatto con gli adolescenti. A partire da una considerazione dell'attuale scenario della giustizia minorile e dei nodi problematici in esso sollecitati, il volume affronta i temi relativi al lavoro educativo e sviluppa indicazioni per la regolazione di una progettualità educativa nell'ambito dei servizi penali minorili. Vengono introdotte stimolanti ed interessanti indicazioni per una regolazione professionale dell'intervento socio-educativo inteso come esercizio del limite che possa favorire nei soggetti inseriti nel circuito penale esperienze di contenimento emancipativo e lo sviluppo di una progettualità altra e di diverso rapporto con le proprie coordinate esistenziali. Il lavoro di presa in carico e di gestione degli interventi socio-educativi con i minori nell'ambito dei servizi della giustizia minorile impone così agli operatori coinvolti (assistenti sociali, educatori, psicologi, giudici minorili, funzionari dei servizi...) l'adozione di diversi piani di confronto ed elaborazione.
(1998). Le avventure di Dike. Il lavoro socio-educativo nei servizi della giustizia minorile [edited book - curatela]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/209620
Le avventure di Dike. Il lavoro socio-educativo nei servizi della giustizia minorile
Scaratti, Giuseppe;
1998-01-01
Abstract
Le avventure di Dike, dea della Giustizia, fuggita dalla terra per la corruzione umana, sembrano suggerire i modi e le forme con cui tribunali, magistrati, operatori, norme e procedure entrano in contatto con gli adolescenti. A partire da una considerazione dell'attuale scenario della giustizia minorile e dei nodi problematici in esso sollecitati, il volume affronta i temi relativi al lavoro educativo e sviluppa indicazioni per la regolazione di una progettualità educativa nell'ambito dei servizi penali minorili. Vengono introdotte stimolanti ed interessanti indicazioni per una regolazione professionale dell'intervento socio-educativo inteso come esercizio del limite che possa favorire nei soggetti inseriti nel circuito penale esperienze di contenimento emancipativo e lo sviluppo di una progettualità altra e di diverso rapporto con le proprie coordinate esistenziali. Il lavoro di presa in carico e di gestione degli interventi socio-educativi con i minori nell'ambito dei servizi della giustizia minorile impone così agli operatori coinvolti (assistenti sociali, educatori, psicologi, giudici minorili, funzionari dei servizi...) l'adozione di diversi piani di confronto ed elaborazione.File | Dimensione del file | Formato | |
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