La ricerca nasce dall’assunzione che la mondializzazione produce un territorio reticolare all’interno del quale la città rappresenta un nodo in grado di agglutinare molte polarità, tra cui l’iper-luogo. Quest’ultimo si mostra come un iconema della reticolarità della mondializzazione e della multipolarità urbana. Assumendo la prospettiva analitica dello spatial turn – che evidenzia il ruolo centrale assunto dall’urbano e dalla reticolarità quale esito del movimento degli abitanti –, la tesi ha l’obiettivo di indagare i centri commerciali (in particolare, sull’esempio di Oriocenter) intesi come iper-luoghi, nella loro complessificazione diacronica, per riflettere sia sul loro ruolo urbano, sia sulle relazioni multiscalari che innervano, sia, infine, sulla loro stabilità e capacità di far fronte alle perturbazioni ambientali. Attraverso la applicazione delle teorie geografiche relative all’urbano – e, nello specifico, inerenti allo studio di quella che è stata definita post-metropoli –, alla complessità geografica, alla reticolarità della mondializzazione e alla rilevanza della riflessività nella loro rappresentazione, l’analisi approfondisce lo studio dell’iper-luogo tenendo conto della sua importanza locale e globale e, più precisamente, di struttura reticolare mondializzata misurando le sue connessioni reali e virtuali; di luogo pubblico che incide sulla città e sull’hinterland in cui è inserito; e, infine, di struttura territoriale autopoietica che raggiunge la sua stabilità mediante l’adattamento e la resilienza, come dimostrano i cambiamenti indotti dall’epidemia Covid-19 sulla mondializzazione.
(2022). L’iper-luogo, nuovo fenomeno urbano della mondializzazione: Oriocenter in Lombardia . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/213038
L’iper-luogo, nuovo fenomeno urbano della mondializzazione: Oriocenter in Lombardia
CONSOLANDI, Elisa
2022-04-05
Abstract
La ricerca nasce dall’assunzione che la mondializzazione produce un territorio reticolare all’interno del quale la città rappresenta un nodo in grado di agglutinare molte polarità, tra cui l’iper-luogo. Quest’ultimo si mostra come un iconema della reticolarità della mondializzazione e della multipolarità urbana. Assumendo la prospettiva analitica dello spatial turn – che evidenzia il ruolo centrale assunto dall’urbano e dalla reticolarità quale esito del movimento degli abitanti –, la tesi ha l’obiettivo di indagare i centri commerciali (in particolare, sull’esempio di Oriocenter) intesi come iper-luoghi, nella loro complessificazione diacronica, per riflettere sia sul loro ruolo urbano, sia sulle relazioni multiscalari che innervano, sia, infine, sulla loro stabilità e capacità di far fronte alle perturbazioni ambientali. Attraverso la applicazione delle teorie geografiche relative all’urbano – e, nello specifico, inerenti allo studio di quella che è stata definita post-metropoli –, alla complessità geografica, alla reticolarità della mondializzazione e alla rilevanza della riflessività nella loro rappresentazione, l’analisi approfondisce lo studio dell’iper-luogo tenendo conto della sua importanza locale e globale e, più precisamente, di struttura reticolare mondializzata misurando le sue connessioni reali e virtuali; di luogo pubblico che incide sulla città e sull’hinterland in cui è inserito; e, infine, di struttura territoriale autopoietica che raggiunge la sua stabilità mediante l’adattamento e la resilienza, come dimostrano i cambiamenti indotti dall’epidemia Covid-19 sulla mondializzazione.File | Dimensione del file | Formato | |
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