Dei cantari sulla Legenda aurea di Cristofano Guidini, discepolo di Caterina Benincasa ed eminentissima personalità della Siena nell’ultimo quarto del Trecento, giunge ad oggi un solo codice, il ms. I.2.45 della Biblioteca Paroniana di Rieti esemplato tra l’agosto e l’ottobre del 1406 dal notaio Pagolo di Iacopo Puccini. Si tratta di una silloge di componimenti di diversa estensione, ordinata «per anni circulum», in cui l’autore riduce in rima buona parte delle agiografie della Legenda aurea di Iacopo da Varazze, aggiungendo dettagli di interesse storico e documentario. La raccolta di cantari, per laycos decantanda durante l’Ufficio della compieta presso il Duomo di Siena, è arricchita da alcuni testi sulla settimana liturgica e da altri riconducibili alla comunità di San Gimignano. I curatori offrono qui la prima edizione della silloge, corredata da un commento nel quale si rintracciano le fonti e i modelli del Guidini, nonché le peculiarità del genere canterino a cavallo tra Trecento e Quattrocento.
(2022). Cristofano Guidini, Cantari sulla «Legenda aurea» e altri (Rieti, Bibl. Paroniana, ms. I.2.45) . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/221670
Cristofano Guidini, Cantari sulla «Legenda aurea» e altri (Rieti, Bibl. Paroniana, ms. I.2.45)
Persico, Thomas;
2022-01-01
Abstract
Dei cantari sulla Legenda aurea di Cristofano Guidini, discepolo di Caterina Benincasa ed eminentissima personalità della Siena nell’ultimo quarto del Trecento, giunge ad oggi un solo codice, il ms. I.2.45 della Biblioteca Paroniana di Rieti esemplato tra l’agosto e l’ottobre del 1406 dal notaio Pagolo di Iacopo Puccini. Si tratta di una silloge di componimenti di diversa estensione, ordinata «per anni circulum», in cui l’autore riduce in rima buona parte delle agiografie della Legenda aurea di Iacopo da Varazze, aggiungendo dettagli di interesse storico e documentario. La raccolta di cantari, per laycos decantanda durante l’Ufficio della compieta presso il Duomo di Siena, è arricchita da alcuni testi sulla settimana liturgica e da altri riconducibili alla comunità di San Gimignano. I curatori offrono qui la prima edizione della silloge, corredata da un commento nel quale si rintracciano le fonti e i modelli del Guidini, nonché le peculiarità del genere canterino a cavallo tra Trecento e Quattrocento.File | Dimensione del file | Formato | |
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