Il fool di Lear, Amleto, i malcontents di Webster, le donne incarnazione del malein Webster e Middieton, la Corte, il teatro: queste le maschere della liminalità a cui si dà rilievo in Luminal personae, sullo sfondo della crisi delle istituzioni agli inizi del '600 in Inghilterra. A una pratica della parola straniante, alle figure tortuose della melancholia, a una soggettività che si interroga sulle impossibilità dell'essere attraverso le theatrical impostures della scena, viene affidata una possibilità sovversiva del simbolico che trova nella istituzione teatrale, marginale e centrale (marginale perchè simbolicamente centrale), il perfetto correlato teorico.
(1995). Liminal Personae. Marginalità e Sovversione nel teatro elisabettiano e giacomiano . Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/231972
Liminal Personae. Marginalità e Sovversione nel teatro elisabettiano e giacomiano
Mucci, Clara
1995-01-01
Abstract
Il fool di Lear, Amleto, i malcontents di Webster, le donne incarnazione del malein Webster e Middieton, la Corte, il teatro: queste le maschere della liminalità a cui si dà rilievo in Luminal personae, sullo sfondo della crisi delle istituzioni agli inizi del '600 in Inghilterra. A una pratica della parola straniante, alle figure tortuose della melancholia, a una soggettività che si interroga sulle impossibilità dell'essere attraverso le theatrical impostures della scena, viene affidata una possibilità sovversiva del simbolico che trova nella istituzione teatrale, marginale e centrale (marginale perchè simbolicamente centrale), il perfetto correlato teorico.File | Dimensione del file | Formato | |
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