L'odierno riconoscimento, pur circoscritto, nel contesto della giustizia penale, delle prerogative delle vittime, non più missing link come in passato, è espressione del principio costituzionale di solidarietà che, contemperato con quello di sussidiarietà e frammentarietà, obbliga i pubblici poteri a intervenire a protezione dei soggetti deboli. Per altro verso lo stesso si collega a una certa crisi di legittimità della risposta pubblica al crimine: con il rischio di una strumentalizzazione delle persone offese a scopi di controllo egemonico sulla collettività. Inoltre la vulnerabilità di determinate categorie di vittime e l'esigenza di una loro tutela fa riemergere il problema dei limiti del paternalismo penale. Alla luce di un'analisi sulla posizione e sulle aspettative delle vittime nei contesti tipici della giustizia transizionale suggerisce l'adozione anche extraprocessuale di strategie di restorative justice, tenendo conto dei profili critici che ne accompagnano l'evoluzione.
(2012). La vittima nel diritto penale contemporaneo tra paternalismo e legittimazione del potere coercitivo . Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/240141
La vittima nel diritto penale contemporaneo tra paternalismo e legittimazione del potere coercitivo
Cornacchia, Luigi
2012-01-01
Abstract
L'odierno riconoscimento, pur circoscritto, nel contesto della giustizia penale, delle prerogative delle vittime, non più missing link come in passato, è espressione del principio costituzionale di solidarietà che, contemperato con quello di sussidiarietà e frammentarietà, obbliga i pubblici poteri a intervenire a protezione dei soggetti deboli. Per altro verso lo stesso si collega a una certa crisi di legittimità della risposta pubblica al crimine: con il rischio di una strumentalizzazione delle persone offese a scopi di controllo egemonico sulla collettività. Inoltre la vulnerabilità di determinate categorie di vittime e l'esigenza di una loro tutela fa riemergere il problema dei limiti del paternalismo penale. Alla luce di un'analisi sulla posizione e sulle aspettative delle vittime nei contesti tipici della giustizia transizionale suggerisce l'adozione anche extraprocessuale di strategie di restorative justice, tenendo conto dei profili critici che ne accompagnano l'evoluzione.File | Dimensione del file | Formato | |
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