Il testo presenta una disamina approfondita dell’apporto che il burattino ha nell’educazione e nella formazione dei bambini. Nella lingua italiana, per il verbo “recitare”, l’accento viene posto sulla ripetizione del gesto o della parola. Questo introduce, nel primo capitolo, alla riflessione circa il valore dell’esperienza, terreno comune fra pedagogia e teatro dei burattini. Il secondo capitolo è dedicato all’analisi e alla contestualizzazione del burattino in educazione e in formazione. Il teatro dei burattini è una forma d’arte capace di rappresentare un valido collaboratore in campo pedagogico, educativo e formativo perché utilizza un insieme di linguaggi e tecniche espressive: la manipolazione, la costruzione, il linguaggio verbale e non verbale, l’analisi dei sentimenti, delle diverse modalità espressive e l’imparare facendo. Il terzo capitolo racchiude la ricerca empirica condotta, la quale ha messo in luce diverse tematiche all’interno delle quali il burattino può diventare protagonista nel contesto scolastico. A scuola il burattino è un facilitatore della comunicazione e chi lo utilizza può esplorare numerosi canali comunicativi: da quello verbale a quello corporeo ed emotivo. Attraverso i burattini si sperimenta un coinvolgimento totale - ognuno secondo le proprie potenzialità- poiché permettono una piena interazione fra materie teoriche ed esperienze concrete. Il burattino favorisce l’acquisizione del sapere, del saper fare e del saper essere, in una visione olistica del soggetto. La didattica laboratoriale con i burattini si rivolge all’esperienza pedagogica che coinvolge il singolo nel suo essere unico, libero, singolare e irripetibile. Il tutto è frutto di una ricerca condotta mediante la metodologia dell’osservazione, nel rispetto dell’interazione circolare fra nozioni teoriche ed esperienza maturate nel corso degli anni grazie all’attività professionale di pedagogista e di burattinaia dell’Autrice.

(2023). Il teatro dei burattini nell’educazione e formazione del bambino. Fra radici socioculturali e linguaggi innovativi . Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/258110 Retrieved from http://dx.doi.org/10.13122/978-88-97413-74-5

Il teatro dei burattini nell’educazione e formazione del bambino. Fra radici socioculturali e linguaggi innovativi

Navoni, Roberta
2023-01-01

Abstract

Il testo presenta una disamina approfondita dell’apporto che il burattino ha nell’educazione e nella formazione dei bambini. Nella lingua italiana, per il verbo “recitare”, l’accento viene posto sulla ripetizione del gesto o della parola. Questo introduce, nel primo capitolo, alla riflessione circa il valore dell’esperienza, terreno comune fra pedagogia e teatro dei burattini. Il secondo capitolo è dedicato all’analisi e alla contestualizzazione del burattino in educazione e in formazione. Il teatro dei burattini è una forma d’arte capace di rappresentare un valido collaboratore in campo pedagogico, educativo e formativo perché utilizza un insieme di linguaggi e tecniche espressive: la manipolazione, la costruzione, il linguaggio verbale e non verbale, l’analisi dei sentimenti, delle diverse modalità espressive e l’imparare facendo. Il terzo capitolo racchiude la ricerca empirica condotta, la quale ha messo in luce diverse tematiche all’interno delle quali il burattino può diventare protagonista nel contesto scolastico. A scuola il burattino è un facilitatore della comunicazione e chi lo utilizza può esplorare numerosi canali comunicativi: da quello verbale a quello corporeo ed emotivo. Attraverso i burattini si sperimenta un coinvolgimento totale - ognuno secondo le proprie potenzialità- poiché permettono una piena interazione fra materie teoriche ed esperienze concrete. Il burattino favorisce l’acquisizione del sapere, del saper fare e del saper essere, in una visione olistica del soggetto. La didattica laboratoriale con i burattini si rivolge all’esperienza pedagogica che coinvolge il singolo nel suo essere unico, libero, singolare e irripetibile. Il tutto è frutto di una ricerca condotta mediante la metodologia dell’osservazione, nel rispetto dell’interazione circolare fra nozioni teoriche ed esperienza maturate nel corso degli anni grazie all’attività professionale di pedagogista e di burattinaia dell’Autrice.
2023
Navoni, Roberta
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