Il dibattito sulla natura del tempo costituisce uno dei temi fondamentali comuni alla filosofia e alla fisica. Fu Martin Heidegger (1889–1976), attraverso i suoi lavori, a riportare la questione della temporalità al centro della riflessione filosofica occidentale. Da Sein und Zeit sino a Zeit und Sein, egli ripensò il tempo considerandolo l’orizzonte entro cui l’essere si svela. In virtù di una scrupolosa rivalutazione dell’intera tradizione metafisica occidentale, Heidegger individua nel divenire la possibilità virtuale e generativa dell’essere: in questo modo, il tempo, è concepito come evento (Ereignis). La scoperta di questo nuovo significato della temporalità assunse importanza, durante gli anni Trenta del Novecento, per la fisica quantistica, alle prese con gli interrogativi che rivolgeva ai concetti metafisici classici. Grazie al fisico Carl Friedrich von Weizsäcker (1912–2007), allievo di Heisenberg e Bohr nonché assiduo frequentatore della filosofia heideggeriana, i concetti di tempo e di evento sono assunti nel processo d’elaborazione di una logica quantistica temporale (zeitliche Logik) capace di cogliere l’evenemenzialità fenomenica dei processi naturali. L’indagine storica testimonia l’intreccio di nozioni fisico-filosofiche che si muovono su un terreno comune e che hanno plasmato la realtà che ci circonda.
(2023). Martin Heidegger e Carl Friedrich von Weizsäcker: il tempo e l’evento . Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/258349 Retrieved from http://dx.doi.org/10.13122/978-88-97413-75-2
Martin Heidegger e Carl Friedrich von Weizsäcker: il tempo e l’evento
Previtali, Enrico
2023-01-01
Abstract
Il dibattito sulla natura del tempo costituisce uno dei temi fondamentali comuni alla filosofia e alla fisica. Fu Martin Heidegger (1889–1976), attraverso i suoi lavori, a riportare la questione della temporalità al centro della riflessione filosofica occidentale. Da Sein und Zeit sino a Zeit und Sein, egli ripensò il tempo considerandolo l’orizzonte entro cui l’essere si svela. In virtù di una scrupolosa rivalutazione dell’intera tradizione metafisica occidentale, Heidegger individua nel divenire la possibilità virtuale e generativa dell’essere: in questo modo, il tempo, è concepito come evento (Ereignis). La scoperta di questo nuovo significato della temporalità assunse importanza, durante gli anni Trenta del Novecento, per la fisica quantistica, alle prese con gli interrogativi che rivolgeva ai concetti metafisici classici. Grazie al fisico Carl Friedrich von Weizsäcker (1912–2007), allievo di Heisenberg e Bohr nonché assiduo frequentatore della filosofia heideggeriana, i concetti di tempo e di evento sono assunti nel processo d’elaborazione di una logica quantistica temporale (zeitliche Logik) capace di cogliere l’evenemenzialità fenomenica dei processi naturali. L’indagine storica testimonia l’intreccio di nozioni fisico-filosofiche che si muovono su un terreno comune e che hanno plasmato la realtà che ci circonda.File | Dimensione del file | Formato | |
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