The volume gathers some papers presented at the biennial Conference organized by the Centro di Italiano per Stranieri (C.I.S.) of Bergamo University. The Conference, held in Bergamo in June 2010, has been devoted to the acquisition of Italian as a second language by learners with typologically different L1s or with very 'distant' socio-cultural and educational backgrounds. The interest in this issue arose both from its scientific relevance and from the difficulties these learners complain in acquiring Italian: They need more time to learn and often stop making progress despite the early onset of acquisition, the considerale amount of input received, and the length of stay. The issue has been examined from a threefold perspective, as a linguistic field, as a pragmatic field and as an educational field.
Il volume raccoglie alcune delle relazioni presentate all’omonimo Convegno organizzato dal Centro di Italiano per Stranieri (C.I.S.) dell’Università di Bergamo . Il Convegno, tenutosi a Bergamo il 17-19 giugno 2010, si è focalizzato sull’acquisizione dell'italiano lingua seconda (L2) da parte di apprendenti con lingue materne (L1) tipologicamente molto diverse dall’italiano e con background socio-culturali ed educativi assai ‘distanti’. L’interesse per l’argomento nasce, oltre che dalla rilevanza scientifica della questione, dalle difficoltà denunciate da tali apprendenti e dai loro insegnanti nel percorso di apprendimento dell’italiano; questi apprendenti, sempre più presenti nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università e nei centri di educazione agli adulti, mostrano tempi lunghi di apprendimento, presunti fenomeni di ‘fossilizzazione’, nonché difficoltà di integrazione. Tutto ciò emerge talvolta a dispetto dell’età relativamente precoce al momento del primo contatto con la L2, della ricchezza quantitativa e qualitativa dell’input ricevuto e della relativamente lunga permanenza in Italia. Tra i vari fattori in gioco nell’apprendimento di una L2, lo studio dell’incidenza della ‘distanza’ mette in campo riflessioni anzitutto linguistiche - che si avvalgono dell'apporto della prospettiva tipologica -, ma anche pragmatiche ed educative, legate, le prime, alle specificità socio-culturali che caratterizzano l’agire linguistico e, le seconde, al confronto / scontro tra culture scolastiche, stili di insegnamento e stili di apprendimento diversi: la tematica di conseguenza viene indagata secondo tale triplice prospettiva, che si riflette sull’articolazione del volume strutturato nelle tre sezioni, linguistica, pragmatica ed educativa.
Apprendere l'italiano da lingue lontane: prospettiva linguistica, pragmatica, educativa. Atti del Convegno-Seminario, Bergamo, 17-19 giugno 2010
FUMAGALLI, Luisa Antonietta;VALENTINI, Ada
2011-01-01
Abstract
The volume gathers some papers presented at the biennial Conference organized by the Centro di Italiano per Stranieri (C.I.S.) of Bergamo University. The Conference, held in Bergamo in June 2010, has been devoted to the acquisition of Italian as a second language by learners with typologically different L1s or with very 'distant' socio-cultural and educational backgrounds. The interest in this issue arose both from its scientific relevance and from the difficulties these learners complain in acquiring Italian: They need more time to learn and often stop making progress despite the early onset of acquisition, the considerale amount of input received, and the length of stay. The issue has been examined from a threefold perspective, as a linguistic field, as a pragmatic field and as an educational field.File | Dimensione del file | Formato | |
---|---|---|---|
introduzione.pdf
Solo gestori di archivio
Versione:
publisher's version - versione editoriale
Licenza:
Licenza default Aisberg
Dimensione del file
144.58 kB
Formato
Adobe PDF
|
144.58 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo