Il volume raccoglie gli Atti del convegno Dantismi. L’eredità di Dante tra parole e musica, tenutosi a Pavia e Cremona nel novembre del 2021, in occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante. I contributi intendono esplorare la fortuna e la presenza, talora occulta, dei dantismi lessicali e fraseologici attraverso i secoli e le diverse tipologie testuali, nonché le influenze dantesche nella musica antica. Dante è, per Bruno Migliorini, il «demiurgo» di una «lingua capace di tutti gli usi letterari e civili» e la Commedia «il capolavoro in cui gli italiani riconobbero la loro propria lingua riplasmata e sublimata». Ma come si è concretamente realizzato questo processo, e in che modo Dante può essere effettivamente considerato il padre della lingua? E ancora: quanto del suo vocabolario era condiviso dai contemporanei e quanto si deve invece alla sua creazione individuale? I saggi qui raccolti cercano inoltre di valutare il lascito dantesco alla prova del tempo, verificando come questo patrimonio di parole e frasi si sia nei secoli rinnovato, specializzato, risemantizzato. Dantismi, dunque, vuole essere l’occasione per riflettere nuovamente su questa eredità, rileggendone il peso e il ruolo nella storia dell’italiano.

(2023). Dantismi. L'eredità di Dante tra parole e musica. Atti del Convegno (Pavia-Cremona, 24-26 novembre 2021) [edited proceedings - curatela di Atti di convegno]. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/261199

Dantismi. L'eredità di Dante tra parole e musica. Atti del Convegno (Pavia-Cremona, 24-26 novembre 2021)

Davide, Checchi
2023-01-01

Abstract

Il volume raccoglie gli Atti del convegno Dantismi. L’eredità di Dante tra parole e musica, tenutosi a Pavia e Cremona nel novembre del 2021, in occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante. I contributi intendono esplorare la fortuna e la presenza, talora occulta, dei dantismi lessicali e fraseologici attraverso i secoli e le diverse tipologie testuali, nonché le influenze dantesche nella musica antica. Dante è, per Bruno Migliorini, il «demiurgo» di una «lingua capace di tutti gli usi letterari e civili» e la Commedia «il capolavoro in cui gli italiani riconobbero la loro propria lingua riplasmata e sublimata». Ma come si è concretamente realizzato questo processo, e in che modo Dante può essere effettivamente considerato il padre della lingua? E ancora: quanto del suo vocabolario era condiviso dai contemporanei e quanto si deve invece alla sua creazione individuale? I saggi qui raccolti cercano inoltre di valutare il lascito dantesco alla prova del tempo, verificando come questo patrimonio di parole e frasi si sia nei secoli rinnovato, specializzato, risemantizzato. Dantismi, dunque, vuole essere l’occasione per riflettere nuovamente su questa eredità, rileggendone il peso e il ruolo nella storia dell’italiano.
curatela (Atti di Convegno)
2023
Giovanni Battista, Boccardo; Mirko, Volpi; Checchi, Davide
File allegato/i alla scheda:
File Dimensione del file Formato  
Dantismi.pdf

Solo gestori di archivio

Versione: publisher's version - versione editoriale
Licenza: Licenza default Aisberg
Dimensione del file 3.6 MB
Formato Adobe PDF
3.6 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
Pubblicazioni consigliate

Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10446/261199
Citazioni
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact