A partire dal Settecento furono molti i viaggiatori e i topografi provenienti da diversi Paesi europei a visitare il Karakorum, regione montuosa di straordinario fascino e interesse. Varie spedizioni alpinistiche esplorarono questa zona remota del pianeta, le sue montagne, le sue vallate e i suoi ghiacciai, non senza tentare di salire sul K2. Ma l’impresa che tutti, nel corso di secoli, avevano sognato di compiere fu realizzata solo il 31 luglio 1954. Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, primi a raggiungere la maestosa cima, restituirono al mondo il K2 come la «montagna degli italiani».
(2021). La conquista italiana del K2 . Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/261929
La conquista italiana del K2
Morosini, Stefano
2021-01-01
Abstract
A partire dal Settecento furono molti i viaggiatori e i topografi provenienti da diversi Paesi europei a visitare il Karakorum, regione montuosa di straordinario fascino e interesse. Varie spedizioni alpinistiche esplorarono questa zona remota del pianeta, le sue montagne, le sue vallate e i suoi ghiacciai, non senza tentare di salire sul K2. Ma l’impresa che tutti, nel corso di secoli, avevano sognato di compiere fu realizzata solo il 31 luglio 1954. Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, primi a raggiungere la maestosa cima, restituirono al mondo il K2 come la «montagna degli italiani».File | Dimensione del file | Formato | |
---|---|---|---|
2021_K2_Corriere_Morosini.pdf
Solo gestori di archivio
Versione:
publisher's version - versione editoriale
Licenza:
Licenza default Aisberg
Dimensione del file
1.22 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.22 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo