La generazione giovane che oggi disegna le sue scelte tra la formazione e il lavoro, nelle prime esperienze di lavoro, nelle prove d’autonomia e di convivenza, di responsabilità sociale e civile, è una generazione che disegna tutto il suo profilo nell’età della fragilità. Una fragilità che assume, certamente, anche i tratti della precarietà, dell’incertezza, ma che è essenzialmente nuova evidenza della dimensione di vulnerabilità propria del vivere delle donne e degli uomini. È una sfida educativa di non poco conto quella che è di fronte a noi visto il legame tra la ricerca di autonomia e la tensione all’autofondazione e all’autodeterminazione individuale che si viene a stabilire nei percorsi di crescita dei minori. Si tratta di combattere l’entropia dell’”io minimo” che vuol bastare a se stesso e si difende nell’impotenza e nell’irresponsabilità. Questa sfida educativa chiede, né più né meno, di riaprire il respiro della relazione educativa tra le persone e le generazioni. Riaprire questo respiro è permettere all’umano di dirsi ancora nel tempo.
Chiamati alla cittadinanza: tre storie locali e globali: la "metodologia del viaggio Focsiv"
LIZZOLA, Ivo;
2011-01-01
Abstract
La generazione giovane che oggi disegna le sue scelte tra la formazione e il lavoro, nelle prime esperienze di lavoro, nelle prove d’autonomia e di convivenza, di responsabilità sociale e civile, è una generazione che disegna tutto il suo profilo nell’età della fragilità. Una fragilità che assume, certamente, anche i tratti della precarietà, dell’incertezza, ma che è essenzialmente nuova evidenza della dimensione di vulnerabilità propria del vivere delle donne e degli uomini. È una sfida educativa di non poco conto quella che è di fronte a noi visto il legame tra la ricerca di autonomia e la tensione all’autofondazione e all’autodeterminazione individuale che si viene a stabilire nei percorsi di crescita dei minori. Si tratta di combattere l’entropia dell’”io minimo” che vuol bastare a se stesso e si difende nell’impotenza e nell’irresponsabilità. Questa sfida educativa chiede, né più né meno, di riaprire il respiro della relazione educativa tra le persone e le generazioni. Riaprire questo respiro è permettere all’umano di dirsi ancora nel tempo.Pubblicazioni consigliate
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