Analisi lessicale della traduzione dei vangeli negli Old English Gospels e nelle Catholic Homilies di Ælfric

This dissertation examines how the text of the Gospels was conveyed and translated in Early Medieval England through the Old English Gospels (OEG) and the Catholic Homilies (CH) of Ælfric of Eynsham, which date around the 10th and 12th centuries. A comparative analysis highlights similarities and differences between the OEG and the CHs – considering both the different text types as well as the different approach to translation they are characterised by. This research is based on the taxonomies proposed by Betz (1936; 1949; 1973) and Molinari (1994) with regard to ancient Germanic languages, as well as those by Gusmani (1981; 1987) and Cerruti and Regis (2015), whose writings have also reached out modern and standard languages. As to the contextualisation of the texts, this study also refers to the theoretical framework of Translation Studies, applying them to the early Germanic milieu. The first chapter provides an overview of the history of the translation and the circulation of the Holy Writ in pre-Conquest England – emphasising how translation has always been part and parcel of the transmission of the Bible. The second chapter illustrates the features of the OEG and the CH, with their authorship, the addressees and the historical and cultural framework in which they were produced. Entirely devoted to lexical scrutiny, the third chapter analyses the most significant words in the translations of the same Gospel passages shared both in the OEG and in the CH, comparing them with the Latin text in the Vulgate.

Questa tesi si concentra sull’analisi delle modalità in cui il testo dei Vangeli venne trasmesso e tradotto nel contesto dell’Inghilterra alto-medievale, a partire dalle diverse pratiche di traduzione fornite dagli Old English Gospels (OEG) e dalle Catholic Homilies (CH) di Ælfric of Eynsham, riconducibili al periodo a cavallo tra X e XII secolo. Si offre una trattazione comparativa, evidenziando le affinità e le differenze tra gli OEG e le CH, riconducibili alle differenti tipologie testuali nonché al differente approccio alla traduzione. Per l’analisi lessicale dei singoli lessemi si terranno in considerazione gli studi di alcuni importanti linguisti, in particolare le tassonomie proposte da Betz (1936; 1949; 1973) e Molinari (1994) per quanto riguarda le lingue germaniche antiche, affiancate da quelle di studiosi come Gusmani (1981; 1987), Cerruti e Regis (2015) che hanno analizzato anche le lingue moderne e standard. Lo studio è inoltre inquadrato nella cornice teorica dei Translation Studies, applicandola al contesto germanico alto-medievale. Il primo capitolo offre una panoramica sulla storia della traduzione biblica e della circolazione della Sacra Scrittura nell’Inghilterra anglosassone, sottolineando come la traduzione sia, per la natura stessa del testo biblico, parte integrante del suo processo di diffusione. Il secondo capitolo illustra le caratteristiche dei due testi presi in esame, con particolare riferimento alla loro paternità, ai destinatari e alla cornice storica e culturale in cui vennero prodotti. Interamente dedicato all’analisi lessicale, il terzo capitolo analizza i lemmi più significativi nelle traduzioni dei passi evangelici in comune tra gli OEG e le CH, operando un confronto con il testo in latino nella Vulgata.